«Il cinema ormai è spettacolo d'èlite»
Nella rassegna di fine maggio anche Salvatores, Rubini e Placido
Carlo Verdone, Gabriele Salvatores, Segio Rubini e Michele Placido. Sono alcuni dei protagonisti della sesta edizione di «Open Roads: new italian cinema 2006», la rassegna cinematografica tutta italiana che avrà luogo dal 31 maggio all'8 giugno al Lincoln center di New York, organizzata da Filmitalia, provincia di Roma e Slow Food, con l'apporto del Mibac (ministero Beni e Attività Culturali). «Questa — ha ricordato il presidente di Filmitalia Giovanni Galoppi a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma — è la sesta edizione di «Open Roads»: il successo riscosso è stato talmente grande che quest'anno ci hanno chiesto la presenza di Carlo Verdone, che peraltro già aveva partecipato con noi, anche al recente festival del cinema italiano a Tokio, dove il suo «Manuale d'amore» ha avuto molto successo. Il prossimo appuntamento sarà ora a Cannes per la promozione dei nuovi film italiani nel mercato internazionale. Ma oltre alla promozione del nostro cinema, dobbiamo però aprire l'estero a tutto il made in Italy: perciò, nel connubio con Slow food, c'è l'intento di sfondare nella patria del fast food». Per Carlo Verdone, «il cinema oggi sta diventando uno spettacolo d'elite. La tv ormai proietta mille film al giorni e col dvd si ha in casa un minicinema. Poi, per lanciare un film occorre avere un budget enorme: per la realizzazione, per la promozione e per il lancio. E chi si azzarda a rischiare cifre così emormi per attori ed autori emergenti quando il cinema inizia a essere d'elitè? Non è vero che il nostro è cinema di serie B. Anzi, è un cinema di serie A. E molto successo è dovuto al lavoro che fa oggi Filmitalia all'estero. Mi auguro che qualcuno di questi film presentati venga acquistato, il mercato è difficile, ma abbiamo film di buona qualità e quindi tutto è possibile. La stagione 2006 si è aperta bene. Ultimamente sono stati realizzati diversi film italiani buoni. Il mio e quello di Brizzi hanno fatto la differenza, poi c'è "Il Caimano". Sento un'energia positiva, un'aria buona, ma prima di dire che il cinema italiano è risorto, aspettiamo». Olte ai 13 film della più recente stagione, la rassegna proporrà anche un gruppo di cortometraggi individuati per l'occasione dal Sindacato Giornalisti (SNGCI), presieduto da Laura Delli Colli. I magnifici 13 dell'edizione 2006, scelti dal direttore della Lincoln Center Society, Richard Pena, con l'apporto del critico Antonio Monda e di Griselda Guerrasio (per Filmitalia) sono «Romanzo Criminale» di Michele Placido, «Cuore Sacro» di Ferzan Ozpetek, «Arrivederci amore ciao» di Michele Soavi, «E il vento fa il suo giro» di Giorgio Diritti, «La passione di Giosuè l'Ebreo» di Pasquale Scimeca, «Mater Natura» di Massimo Andrei con la neo parlamentare Vladimir Luxuria tra i protagonisti, «Quo vadis, Baby?» di Gabriele Salvatores, «La terra di Sergio Rubini», «Il mio miglior nemico» di Carlo Verdone, «Fuoco su di me» di Lamberto Lambertini, «The Listening» di Giacomo Martelli, «Anche libero va bene» di Kim Rossi Stuart e il documentario «Cadaveri eccellenti» di Marco Turco. Tra i cortometraggi di giovanissimi autori, sarà presente anche un lavoro del maestro italiano dell'animazione, Bruno Bozzetto.