Pago, la gioia poi le lacrime per Tommaso
Quando abbiamo saputo che è stato ucciso, qualcuno di noi ha pianto». Nella notte del trionfo a "Music Farm" non ci sono solo lacrime di gioia per Pago, il trentaquattrenne cantautore cagliaritano che si è aggiudicato il reality show condotto da Simona Ventura, dominando l'ultimo duello con Massimo Di Cataldo grazie al 66% di preferenze. Nella serata in cui i giudizi della giuria di esperti valevano zero e contava solo il televoto, la "SMS generation" ha dimostrato di amare l'interprete del tormentone «Parlo di te», che la scorsa estate è risultata la suoneria per telefonini più scaricata. «Sono imbarazzato per l'enorme affetto della gente: non mi aspettavo assolutamente di vincere, infatti la mia favorita era Spagna». C'è una curiosa analogia fra Pago e Augusto De Megni, il vincitore del Grande Fratello: entrambi hanno superato un ballottaggio nella prima puntata. Assai differenti, invece, sembrano i destini delle due trasmissioni: il GF naviga a vele spiegate nel mare dei reality show; invece Music Farm ha perso troppo ascolto rispetto alle due edizioni precedenti (vinte da Riccardo Fogli e Dolcenera) e rischia di essere cancellata dal palinsesto della prossima stagione. Pago si sottrae alle previsioni sul futuro di Music Farm, preferendo esaltarne la qualità artistica: «È stato un programma molto spettacolare, grazie ai meravigliosi live che abbiamo fatto con l'orchestra di Fio Zanotti». Il 5 maggio è uscito l'album d'esordio «Pacifico Settembre» (nome e cognome reali di Pago), che oltre a «Parlo di te» contiene il nuovo singolo «Vorrei che fossi mia»: non teme che il calo d'interesse per Music Farm possa sminuire il valore della sua vittoria e diventare quasi un ostacolo per la carriera? «Non credo. Io ci ho messo tutta l'anima e la gente l'ha percepito. Questo reality mi ha dato maggiore notorietà, ma soprattutto mi ha permesso di esprimere le mie capacità come cantante e musicista». Durante l'intervista arriva la notizia dell'elezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica e il discorso si sposta inevitabilmente in quella direzione. «È prematuro dare un giudizio. Certamente ho avuto un ritorno alla realtà traumatico: sono entrato nella Farm con Berlusconi a capo del governo e ora trovo Prodi al suo posto. La politica mi affascina, ma confesso di capirci poco». Oltre alla politica, qual è stata la sorpresa più grande? «Lo scandalo nel calcio. Ho sempre pensato che la Juventus, al pari del Milan, avesse una posizione troppo dominante sul piano economico: ora sto scoprendo che forse questo potere non si limita ai soldi». Ma all'interno di Music Farm non trapelava nulla della vita reale? «Soltanto i risultati delle partite di calcio, perché Franco Califano voleva sapere cosa faceva la sua Inter. E io ne approffittavo per informarmi sul Napoli e sul Cagliari, le mie squadre del cuore». A proposito di cuore, "radio gossip" trasmette segnali di riappacificazione con l'ex moglie Miriana Trevisan, ex showgirl di «Non è la Rai». «Siamo rimasti in ottimi rapporti: fra noi c'è ancora amore e stima. Nonostante il mio orgoglio, io sono pronto a fare il primo passo per tornare insieme. Il sentimento, però, non sempre è sufficente: bisogna anche capire le esigenze dell'altra persona. Il problema è che io non ci ho capito niente».