Nella soap la Melillo non convince
Il prodotto si pone come la risposta della Tv pubblica ai due colossi dell'audience, «Beautiful» e «Cento vetrine» che vanno in onda in contemporanea su Canale 5. Innanzitutto le atmosfere in cui è inserita la storia sono apparse alquanto diverse da quelle tradizionali di una soap opera, cioè meno ingessate e meno rigide. Il ritmo con cui si è scelto di procedere nella narrazione si è dimostrato alquanto veloce se paragonato con quello più lento caratteristico di un prodotto del genere. Se si pensa che nella soap opera per eccellenza, «Beautiful», un nuovo evento accade ogni dieci puntate circa, si riesce a ben sperare per il futuro di «Sottocasa». Sembra dunque che Raifiction abbia compreso una grande verità: l'impresa di scardinare con il tempo lo strapotere di Canale 5 nella fascia pomeridiana doveva basarsi sulla diversità del racconto televisivo. Impresa riuscita. Come riuscito è anche il tentativo di inserire subito nella trama argomenti di notevole impatto emotivo. Per quanto riguarda gli attori, l'impressione avuta è duplice. Da una parte gli interpreti, con già alle spalle esperienze di soap opera e di teatro, riescono a superare la prova video. Mentre Angela Melillo, accattivante protagonista femminile, appare ancora spaesata ed alle prime armi. Si avverte con troppa evidenza la sua provenienza da altri settori dello spettacolo e la sua scarsa preparazione dinanzi ai riflettori di una fiction. Mar. Cat.