Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Un ricercatore australiano: «Anna Magdalena scrisse i capolavori del maestro di Lipsia»

default_image

L'altra metà della musica

  • a
  • a
  • a

Questa volta non è però il solito musicologo americano in cerca di momentanea celebrità, bensì un sussiegoso studioso australiano che risponde al nome di Martin Jarvis a giurare che dalle sue scoperte potrebbe derivare una rivoluzione alla storiografia della musica occidentale. Dal 1971 il professore, direttore dell'orchestra sinfonica di Darwin in Australia e docente alla locale Università, stava seguendo come un segugio una sua tesi che sembra essere avvalorata dagli ultimi anni di ricerca culminanti in illuminanti recenti scoperte. Alla luce di approfonditi studi grafologici sulla calligrafia di Johann Sebastian Bach e sulla sua seconda moglie Anna Magdalena, sembrerebbero doversi attribuire a quest'ultima le "Suites per violoncello solo" e fors'anche il primo libro del "Clavicembalo ben temperato" (1722) costituito di Ventiquattro preludi e fughe in tutte le tonalità. Lo studio sarebbe stato condotto su fonti autografe conservate nei fondi musicali di Berlino, ma anche in biblioteche universitarie di Harvard e Yale. Il nome di Anna Magdalena Bach, sposata in seconde nozze dall'ormai trentaduenne Johann Sebastian nel 1717 dopo la morte di Maria Barbara, era sinora noto non solo per il dato biografico (diede a Bach ben tredici figli tra cui Johann Christian a lungo attivo a Milano) ma anche per il cosiddetto "Quaderno di Anna Magdalena" (a lei dedicato) comprendente esercizi, danze, preludietti e pezzi facili per clavicembalo. Una sorta di avviamento allo studio dello strumento a tastiera (poco conta se clavicordo o clavicembalo) ideale per giovani mani (più o meno un attuale livello di secondo corso dell'odierno ordinamento dei nostri Conservatori di musica). La tesi dello studioso australe desterà sicuramente interesse, anche perchè si è spesso rilevato il ruolo non puramente complementare delle donne accanto a compositori illustri. Non si tratta del generico ruolo della Musa ispiratrice così caro alla musica romantica ma molto di più. In realtà il ruolo delle donne in musica, al fianco di compositori illustri, è stato spesso più significativo e determinante di quanto si possa immaginare. Il che non vale soltanto come è comprensibile per lo stretto rapporto ad esempio tra operisti e cantanti. Si potrebbe ricordare ad esempio il legame tra la cantatrice virtuosa Faustina Bordoni e il marito Johann Adolh Hasse, o quelli più noti tra Verdi e la Strepponi, per non dire di Teresa Stolz, o di Rossini e la spagnola Isabella Colbran, strappata all'impresario Domenico Barbaja. Molte sono le donne rimaste in musica nell'ombra di illustri mariti o fratelli. Vien da pensare ad esempio alla diletta sorella Nannerl più volte ricordata con affetto da Mozart e ritratta accanto a lui, con le gambe sospese nel vuoto sullo sgabellino antistante il cembalo suonato dai due talentati fratellini Mozart sin da tenera età a quattro mani. Altra sorella importante, anche questa volta però non tanto per un sodalizio esecutivo ma anche per una timida concorrenza ravvicinata fu Fanny Mendelssohn, autrice di fogli d'album non certo indegni di altra maggiore letteratura pianistica romantica coeva. Un ruolo moderatore ebbe per Wagner la moglie Cosima Liszt, una donna dal forte carattere che si dedicò anche dopo la morte del geniale marito alla celebrazione della sua memoria, alla sopravvivenza della sua musica e del sogno del Festival bavarese di Bayreuth consacrato al dramma musicale wagneriano. Ma l'esempio più famoso viene da Clara Wieck, la cui storia sfiora quasi il romanzo: prima la fiera opposizione del padre austero docente di pianoforte, che non voleva saperne del matrimonio col giovane e spiantato Robert Schumann, poi le nozze nel 1837, infine una vera vita di dedizione alla musica ed al marito. Pianista di valore tecnico ed interpretativo non indifferente, Clara Wieck fu non solo prima interprete di tante opere pianistiche di Robert ma anche preziosa consigliera nelle scelte artistiche, mettendosi spesso con modestia all'ombra dei successi del marito e rim

Dai blog