«Bella e tormentata per amore di Fante»
Dopo il film di Towne l'attrice ha diretto Prince nel video musicale «Te amo corazon»
Quello di realizzare il film «Chiedi alla polvere», da domani nei cinema distribuito da Moviemax in 150 copie, tratto dall'omonimo romanzo del suo amico John Fante e ambientato sotto il cielo rovente della Los Angeles nel periodo della Depressione. Dopo otto anni di continue richieste, il regista è riuscito a dirigere per questo film la messicana Salma Hayek, nel ruolo di Camilla, accanto a Colin Farrell nei panni di Arturo Bandini, l'ater ego di Fante, e a Donald Sutherland, mentre a produrlo ci ha pensato Tom Cruise. Al centro della storia c'è la relazione passionale e proibita tra un aspirante scrittore italo-americano (Fante era figlio di un abruzzese emigrato in Usa) e una cameriera messicana. Tutto è avvolto dal difficile microcosmo losangelino di quei nostalgici anni Trenta: tra immigrati, tensioni razziali e desolante povertà, in contrasto con una ristretta ed esagerata ricchezza. «Otto anni fa — ha detto Salma Hayek ieri a Roma — la sceneggiatura di Towne non mi aveva convinto. Poi, con gli anni, sono cambiata e, rileggendola, l'ho trovata molto sexy e romantica. Non ho letto, prima di girare, il libro di Fante su consiglio del regista che mi aveva detto di non farlo per non vivere nel fantasma di questo personaggio. Quando poi ho letto il libro, mi sono disperata perchè Camilla era così diversa da come l'avevo interpretata. Come terzo protagonista del film c'è Los Angeles. I due personaggi, come in un triangolo amoroso, devono fare i conti con questa città. Dei due lavori che mi ha proposto di recente Robert Altman, non so se, alla fine, farò l'uno o l'altro o nessuno dei due. In ogni caso lavorare con Altman sarà un onore. Del cinema americano non amo la prevedibilità, le troppe spiegazioni e la manipolazione. Ovvero il fatto che ti suggeriscono quello che devi dire e pensare. Oltre al mio lavoro di attrice, non tralascio i miei impegni sociali. Quello per un'organizzazione che si batte contro la violenza sulle donne, che penso sia all'origine di tutte le violenze. Mentre l'altro impegno mi vede invece lottare contro una legge che in California vuole in galera quegli immigrati che non hanno i documenti in regola. Eppure, l'economia degli Usa dipende da 11 milioni di persone che vivono questa condizione». Salma Hayek ha infine parlato con entusiasmo del suo rapporto professionale con Prince: «È un genio visionario, un grande musicista, la persona più straordinaria che abbia mai incontrato in tutto il mondo e ho avuto la fortuna di dirgerlo nel suo ultimo video, "Te amo corazon". Un giorno mi ha telefonato e mi ha detto se volevo girare il suo nuovo video. Credevo che mi volesse come attrice, invece mi voleva proprio come regista. Ho accettato, ma non ho voluto essere pagata, così da costringerlo a fare davvero tutto quello che volevo. E alla fine mi ha detto: "È il miglior video che abbia mai girato". È stato fantastico».