di TIMISOARA PINTO INCAPONIRSI alla ricerca dello straniero è una scelta che non paga.
D'altro canto, dopo attese e trattative che hanno coinvolto in primo luogo i Coldplay, sono fioccate le prevedibili defezioni internazionali e, anche quest'anno, il miracolo Springsteen non s'è avverato. «Non cercheremo mai più di portare gli Oasis al Primo Maggio», ribadisce il presidente della società organizzatrice, Marco Godano che, prendendo a prestito il titolo di una canzone di Francesco De Gregori, annuncia il sottotitolo di quest'edizione: «Viva l'Italia», quasi a ratificare il carattere nazionale dell'evento. A una decina di giorni dal rituale concertone di Piazza San Giovanni, il cast corrisponde ai pronostici che chiunque sarebbe stato in grado di fare: Caparezza, Vinicio Capossela, Pino Daniele, Ivano Fossati, Alex Britti, Edoardo Bennato, Piero Pelù, Negramaro, Bandabardò, Teresa De Sio, Rais, Roy Paci & Aretuska, Baustelle, Enzo Avitabile, Ladri di Carrozzelle, Ascanio Celestini e pochi altri in via di definizione. L'unica certezza dal mercato della musica internazionale arriva dagli Hard-Fi che con il loro hit, «Cash machine», sono finiti in cima alle classifiche inglesi, meritandosi il neologismo "diska" che definisce uno stile a base di ska, dub e punk. Per i nostalgici degli Skunk Anansie potrebbe arrivare nelle prossime ore anche la conferma della ex vocalist del gruppo, la graffiante Skin. Il taglio cantautorale, già emerso nelle edizioni più recenti con "la prima volta" di Francesco De Gregori nel 2003 e gli omaggi a Gaber, De Andrè e Jannacci, si rafforza ulteriormente con un «omaggio a tutto l'arco costituzionale della canzone d'autore italiana», da Modugno a Vasco Rossi, passando per Tenco, Endrigo, Bindi e Bertoli. Strappata la liberatoria per l'uso di «Viva l'Italia» ad un lusingato De Gregori che invece non ci sarà per non legare la sua partecipazione alla promozione dell'ultimo album, la canzone-inno risuonerà almeno tre volte, affidata a diverse interpretazioni. A partire da quella di Claudio Bisio (conduttore della maratona canora per la terza volta consecutiva) che intonerà «Viva l'Italia» con l'accompagnamento di Alex Britti e Edoardo Bennato. Un'accoppiata chitarristica che nasconde il lancio del nuovo singolo di Britti pensato per l'estate e che, non a caso, sarà un duetto con il collega napoletano. Per Ivano Fossati si tratta di un grande ritorno: il raffinato apologeta della democrazia mancava, infatti, dal 1992. Attesa anche per Pino Daniele che, in punta di voce e «in segno di omaggio alla piazza», ha chiesto di potersi esibire in apertura di concerto, orario solitamente destinato agli emergenti. Accompagnato da Matteo D'Agostino alla chitarra, Gianluca Casadei alla fisarmonica e Roberto Guarini al violoncello, Ascanio Celestini reciterà un racconto tratto da «Live», spettacolo che debutterà il 30 maggio al Piccolo di Milano. «La situazione di incertezza sul cast - ha spiegato Godano - è aggravata dall'incognita budget». Che non varierà presumibilmente di molto da quello del 2005. Lo scorso anno il Primo Maggio è costato 1 milione di euro, di cui 600.000 pagati dalla Rai per il "diritto d'antenna" (la lunga diretta di Raitre partirà alle 15.15 dal backstage) e il resto dagli sponsor.