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«La mia vita per la commedia»

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Boldi da stasera nella fiction «Un ciclone in famiglia», poi di nuovo sul set

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Accanto a lui nel ruolo della moglie c'è Barbara De Rossi. Nel cast figurano Maurizio Mattioli, Monica Scattini, l'ex Letterina Benedetta Massola, Carlo Buccirosso. La regia è di Carlo Vanzina, la produzione è degli stessi fratelli Vanzina che firmano anche il prossimo film di Natale con Boldi protagonista in coppia con Vincenzo Salemme. Boldi, dopo il suo clamoroso divorzio da Christian De Sica, esiste la possibilità che la coppia si ricostituisca? «Da tempo ho mutato radicalmente la mia vita, entrata adesso in una fase nuova dal punto di vista artistico e personale. Da quando, due anni fa, è scomparsa mia moglie Marisa molte cose sono cambiate nella mia esistenza personale. Artisticamente, però, posso affermare che Christian De Sica rappresenta ormai per me un capitolo chiuso». Guardiamo allora al futuro. Come sarà il suo prossimo film con Salemme? «Sarà una commedia dolce, per tutta la famiglia, e racconterà in maniera singolare, secondo il classico stile dei fratelli Vanzina che ne hanno scritto la sceneggiatura mentre Carlo Vanzina ne firma la regia, le vicissitudini dei due protagonisti, un milanese, interpretato da me ed un napoletano che è Salemme. È questo lo spunto per raccontare la realtà di due Italie, del Nord e del Sud, molto più vicine di quanto non si pensi e separate, come accade nella realtà, solo dalla politica. Cominceremo a girare a giugno, all'estero. Il cast prevede molte guest star femminili, nazionali ed internazionali. La produzione è della Medusa». Ci saranno anche spunti politici nella pellicola? «Posso soltanto dire che in questo periodo io personalmente sono molto attratto da quel che avviene nell'universo politico italiano che cerco di seguire sia nei vari Tg che all'interno delle trasmissioni di approfondimento. La mia preferenza va a "Porta a porta" e "Matrix", mentre gradisco di meno "Ballarò"». Quali altri programmi segue in Tv? «Non amo i reality, le trasmissioni dove si litiga e l'intrattenimento facile. Preferisco la Tv impegnata e seguo con attenzione i programmi di Piero Angela». Lei è uno dei pochi attori che si divide equamente tra piccolo e grande schermo. Ha mai pensato alla regia? «Ci ho pensato. Ma ritengo che ognuno debba esprimersi con le corde artistiche più congeniali alla propria personalità. Passare dietro la macchina da presa e fare il regista è però nei miei progetti futuri a più lunga scadenza». Lei si è anche messo alla prova come padrone di casa di "Scherzi a parte". Continuerà a fare il conduttore? «Sono uno dei candidati più accreditati a tornare al timone della prossima edizione di "Scherzi a parte", se il programma si rifarà». La prima serie di "Un ciclone in famiglia" è stata molto gradita. A quali fattori ne attribuisce il successo? «La fiction è giocata sui toni di una commedia molto particolare che non potrebbe essere realizzata da altri in Italia. Questo secondo sequel si basa su di un intreccio ancor più complicato grazie al quale la fiction si distingue nettamente dal normale racconto televisivo incentrato su eventi credibili che possano realmente accadere nella quotidianità». Le manca il teatro nella sua lunga carriera. «È un genere che non mi ha mai appassionato. Ma ho fatto tanto cabaret. Per adesso non ne sento il bisogno».

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