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Al Maggio Mehta senior dirigerà il figlio cantante

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Il padre è il maestro indiano Zubin Mehta, il figlio è il 41enne Mervon, canadese di nascita e poliedrico artista che si divide tra America ed Europa. Un bel regalo per il direttore principale del Maggio, che proprio quest'anno, per la 69ma edizione, festeggia il 70mo compleanno (il 29 aprile) e contemporaneamente 50 anni di carriera e che è protagonista assoluto di un Festival giocoforza sobrio per difficoltà finanziarie ma che non rinuncia ad un programma di qualità. Mervon Mehta, nato a Montreal ma ora residente a Philadelphia con la moglie Carey e il figlio Zed, debutterà al Festival del Maggio musicale fiorentino il 28 del mese prossimo insieme al soprano Nadja Michael. Mehta padre dirigerà l'orchestra e il coro del teatro su musiche di Cajkovskij e Bernstein. L'impronta di Mehta sarà il leitmotiv di tutto il Festival del Maggio. Non per nulla il maestro sarà il protagonista del concerto preinaugurale domani, quando dirigerà l'orchestra e il coro su musiche di Vivaldi, Orff e Vacchi, con la prima esecuzione assoluta di «Voci di notte». Lo stesso giorno sarà inaugurata al Teatro Comunale una mostra fotografica che ripercorre la vita artistica del maestro. Sarà diretta da Mehta anche l'unica opera in programma quest'anno, il Falstaff di Giuseppe Verdi con la regia di Luca Ronconi (dal 12 maggio) e con Ruggero Raimondi come protagonista maschile. Oltre al concerto del 28 maggio, inoltre, Mehta dirigerà anche l'altro appuntamento sinfonico del 24 dello stesso mese, con musiche di Webern, Mozart e Brahms. «Sono arrabbiato per i tagli - ha detto Mehta - quest'anno, dopo la rinuncia alla Salomè di Strauss e al Naso di Shostakovich abbiamo salvato solo il Falstaff. Per l'anno prossimo mi hanno assicurato che andrà in porto il lavoro sulla tetralogia wagneriana. Accontentiamoci intanto - ha concluso - di non essere più orfani, dopo quasi un anno di commissariamento». E se questo è l'anno della crisi, come ha spiegato il nuovo sovrintendente Francesco Giambrone insieme al direttore artistico Paolo Arcà e all'assessore comunale di Firenze Simone Siliani, la 70ma edizione sarà «quella del rilancio e della fiducia ritrovata che faccia dimenticare questi mesi di transizione». Importantissima anche la sinergia con Mehta che Giambrone vede «lavorare sereno e programmare già le prossime edizioni del Maggio».

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