«L'Italia? Un Paese diviso
Tema, la crudeltà sul set del regista, le sue vessazioni, l'obbligo di non parlare e solo poche allusioni alla politica, anche se il regista ha parlato dell'Italia come «di un paese spezzato in due», dove «non c'è più un patrimonio di valori comuni e ricostruirlo «sarà un lavoro lungo», ha detto un Moretti rilassato, in versione comica, che all'inizio è rimasto nascosto nell'angolo dell'inquadratura, mentre gli altri due parlavano «male» di lui. «Se ognuno ha il diavolo in sè,Moretti è il Torquemada, il Milingo del cinema italiano — ha detto Orlando —. Mi ha fatto girare 40 volte una scena in cui entravo di spalle in una porta, perchè non ero abbastanza drammatico. Poi la scena l'ha tagliata». Alla domanda della Dandini, se il suo film sposterà i voti, il regista di «Ecce bombo» ha risposto che «la stragrande maggioranza degli italiani ha in realtà già deciso da mesi per chi votare e persino i duelli televisivi credo che possano spostare solo pochi voti. Bisognerebbe mettere un po' di punti fermi che in una democrazia ci devono stare. Come le regole a cui noi, io non tanto — ha precisato Moretti — ma molti sono insofferenti». Alla fine della trasmissione è come la solito apparso poi Vergassola, esordendo: «È stato un film difficile da girare. Ogni volta che dicevi «Ciak si gira», tutti si mettevano a fare i girotondi».