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Ficarra e Picone Quando la satira fa sul serio

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Condurranno il Tg satirico fino alla conclusione, a metà giugno. E si scontreranno con la nuova versione in rosa di "Affari tuoi" gestita da Antonella Clerici su Raiuno proprio da stasera. Come connoterete la vostra gestione del Tg satirico? «A "Striscia" l'improvvisazione è la regola fondamentale alla quale anche noi ci atterremo. Saremo noi stessi, senza travestimenti». Ritenete che la satira politica attraversi un periodo di difficoltà in Italia? «Fino a quando ci sarà qualcuno che ci governa la satira sarà viva e vegeta. Forse negli ultimi tempi ha attraversato qualche traversia ma, anche a dispetto della par condicio il genere è in ottima salute, come dimostra il fiorire di trasmissioni nate sulla scia di "Zelig"». Ci sono stati dei personaggi ai quali vi siete ispirati a livello nazionale ed internazionale? «Abbiamo amato molto Charlie Chaplin e mostri sacri come Totò, Benigni, Troisi, Verdone. Il nostro segreto è dimenticare di essere comici davanti alla tv, assimilando così insegnamenti e concetti». In che maniera la vostra "sicilianità" ha saputo incontrarsi con il linguaggio della satira del Nord? «La verità, consiste nel fatto che siamo stati accettati al Nord perché ci hanno creduti rappresentanti di una satira surreale ed esagerata che invece affonda le radici nella realtà quotidiana della Sicilia. Noi ci ispiriamo a casi realmente accaduti che al Nord sono, invece, considerati invenzioni surreali. Abbiamo ad esempio, dovuto sudare per convincere i nostri colleghi milanesi della veridicità di una gag dei nostri due personaggi, i siciliani nati stanchi, di "Zelig": narravamo di un siciliano che aveva atteso che il vicino di casa andasse in vacanza per abbattere un muro confinante ed impossessarsi di tre camere dell'appartamento attiguo. Il fatto è talmente vero che ncora oggi la causa tra i due non è finita». Avete avuto modelli, invece, tra i comici siciliani? «Ci siamo sentiti da sempre vicini a Pino Caruso. Molte riflessioni sulla nostra situazione le aveva già fatte lui: o abbiamo lo stesso punto di vista o, più verosimilmente, le cose in Sicilia ed in Italia, non sono mai cambiate». E la comicità romana? «Roma ha sempre avuto una grandissima vocazione comica. La tradizione di Aldo Fabrizi oggi viene continuata dalla espressività, marcatamente romana, di Enrico Brignano».

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