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Marini e Campbell le incontentabili Monica Bellucci la più disponibile

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Le più esigenti dinanzi alle proposte di truccatori e parrucchieri finalizzate a gratificarne l'immagine pubblica? Alessandra Martinez e Catherine Deneuve. Le più testarde? Charlize Theron, Ornella Vanoni, Gabriella Carlucci. Le più "friendly", ovvero le star con cui si riesce a istaurare un rapporto di fiducia? Milly Carlucci, Claudia Cardinale, Glenn Close e Monica Bellucci. Pungenti ma imparziali, veritieri ma spassionati, sono questi alcuni giudizi espressi su dive nazionali ed internazionali, da figure professionali come i "make-up maker", ovvero gli addetti al trucco ed ai costumi, abituati a rimanere dietro le quinte, ma artefici della preparazione estetica delle dive in funzione delle apparizioni pubbliche. È nel backstage che le signore, ma anche i signori dello spettacolo, mostrano aspetti curiosi ed inediti della propria personalità che spesso rimangono segreti ma che proiettano i vip in una dimensione quanto mai sorprendente, svelandone debolezze, incertezze, indecisioni, capricci, pretese talvolta assurde.«La Marini? Non si muove mai senza la sua corte di truccatore, costumista e stilista personale, si atteggia a grande diva, sottopone tutti a lunghissime ed estenuanti attese che finiscono per stancare il pubblico. Esigente e capricciosa, è una cliente da evitare», si sussurra negli ambienti degli addetti ai lavori. Patrizia Nardi, responsabile di Saxa Rubra per il settore make up, ricorda le assurde pretese di una capricciosa Naomi Campbell, perennemente insoddisfatta, che faceva disfare anche più volte la propria acconciatura e rifare il trucco, incurante dei ritardi accumulati nelle trasmissioni di cui era ospite. Una persona antipatica e saccente, abituata ad avere tutti ai propri piedi, racconta la Nardi che da 15 anni segue Milly Carlucci, perfetta antitesi della Campbell, sottolinea, «una signora abituata ad affidarsi con fiducia a chi le sta vicino». Sergio Valente, notissimo parrucchiere romano, ricorda come venti anni fa gli riuscì impossibile far cambiare look ad Ornella Vanoni a cui aveva proposto una pettinatura "ad onde piatte" per sostituire la sua chioma di riccioli. «Le nostre star, a differenza di quelle statunitensi - sottolinea il professionista - sono restie a cambiamenti, temendo di allontanarsi dall'immagine a cui devono la grande popolarità». E svela come Charlize Theron un giorno provò addirittura un balletto ancora con i beccucci tra i capelli mentre Liv Taylor "disobbedì" a Bertolucci che voleva si alzasse i capelli da sola in un determinato modo che a lei proprio non riusciva. «Gabriella Carlucci ci ha costretti, per le prove del look del suo matrimonio, a lavorare intere giornate, in pieno luglio, con 40 gradi e le finestre ermeticamente sigillate per timore dei paparazzi», svela Maurizio Scorbio, 15 anni come truccatore a Canale 5. «Il fatidico giorno, dopo averla pettinata, tirò fuori una coroncina di fiori tenuta in congelatore che pretese di mettere tra i capelli. Vidi conorrore il ghiaccio scongelarsi mandando a monte ore di lavoro». Giovanna Silvestri, costumista Rai di programmi come «Ballando con le stelle», ricorda la grande passione di Lisa Minelli per la moda nostrana, per gli abiti che le aveva preparato in occasione del Davide di Donatello 4 anni fa e per la lingua italiana che voleva imparare a tutti i costi. Maria Teresa Corridoni, storica parrucchiera di set cinematografici internazionali, vincitrice dell'ultima edizione del premio «La chioma di Berenice», riservato a costumisti e parrucchieri del cinema italiano, sottolinea il proprio stupore dinanzi ad una Monica Bellucci abituata a cambiare differenti lingue durante una medesima conversazione e racconta della sua ferrea protesta dinanzi ad una Bette Davis che si era presentata a lei pretendendo di indossare, sul set di «Scopone scientifico» con Alberto Soldi, una parrucca di nylon per la sua parte. «Inorridii, la feci

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