Muore a 44 anni la vedova di Reeve, l'ex Superman
Una vita nuova, da infermiera al capezzale di Superman, poi da vedova che dal marito aveva raccolto il testimone di pioniera della ricerca. Ieri l'annuncio della morte, a 44 anni, per cancro ai polmoni, proprio lei che non aveva mai fumato in vita sua una sigaretta. Dana Reeve è morta allo Sloan Kettering Memorial Hospital di New York, il tempio mondiale della cura ai tumori, sette mesi dopo aver annunciato lei stessa di esser malata. Lascia un figlio di 13 anni. «È morta in pace», ha riferito un amico: col coraggio dimostrato nei nove anni passati a spingere la carrozzella del marito condividendone le sofferenze e la battaglia per la ricerca sulle cellule staminali. La stessa battaglia nel 2004 l'aveva indotta, vedova da pochi giorni, a «trasformare il lutto in speranza» scendendo apertamente in campo, pochi giorni dopo la morte del marito, a favore del candidato democratico alla Casa Bianca John Kerry, favorevole alla ricerca sulla staminali. Era stata lei stessa poi a dare l'annuncio della malattia. «Oggi più che mai Christopher è al mio fianco per questa nuova sfida». Ma la sua forza non è bastata a sconfiggere il male.