Per Valzania
il problema è la pubblicità
È questa l'opinione di Sergio Valzania, direttore di Radiodue e Radiotre riguardo l'autocandidatura di Fiorello nel condurre un festival di Sanremo in diretta in contemporanea su tutte le reti radiofoniche di Stato, per le prime quattro serate. Valzania infatti sottolinea: «Il più importante empasse sarebbe rappresentato dalla pubblicità che sul mezzo radiofonico non viene certo pagata con le medesime cifre imposte dalla Tv, cifre indispensabili a coprire quasi l'intera mole delle cinque serate sanremesi. Altra difficoltà è rappresentata dalla ferrea convenzione stipulata dalla Rai con il Comune di Sanremo in base alla quale la gara canora assicura, grazie alle cinque serate in onda su Raiuno, una visibilità alla cittadina difficilmente recuperabile con altri appuntamenti televisivi. Sanremo infatti basa la propria importanza principalmente sul festival e sul Casinò». Ma l'idea di promuovere uno spettacolo canoro prima in Radio e successivamente in Tv, va presa in considerazione per il direttore di Radiodue e Radiotre. «Basandosi sulla disponibilità espressa da Fiorello a costruire un rapporto con il festival della canzone, si potrebbe ad esempio pensare ad una serata inaugurale della manifestazione sanremese, magari da mandare in onda in Tv una settimana prima dell'inizio della competizione canora vera e propria. Una serata evento, insomma, fuori concorso che darebbe l'opportunità di riportare sul palcoscenico dell'Ariston i maggiori big della canzone italiana. Ma più realizzabile vedo un'altra ipotesi alla quale si potrebbe già iniziare a lavorare: applicare l'idea di Fiorello al premio Tenco che va in onda tradizionalmente a fine anno. Si potrebbero costruire due o tre serate radiofoniche di preparazione all'ultimo appuntamento della gara intitolata a Luigi Tenco che approderebbe così in prime time su una emittente televisiva che potrebbe essere anche Radiodue». «Fiorello è sempre artefice di proposte intelligenti», afferma Bruno Socillo direttore di Radiouno. «La sua idea, opportunamente studiata sarebbe in grado di rivitalizzare la formula di Sanremo sempre uguale a se stessa. Cominciamo a pensarci». Ma come si farebbe fronte, senza la pubblicità televisiva, all'impegno economico? «I costi in video lievitano perché bisogna soddisfare la fiera della vanità rappresentata dallo spettacolo televisivo. Sarebbero di gran lunga ridotti con il ritorno della manifestazione alla Radio in grado di assicurare alla musica quella perfezione stereofonica assente invece in Tv», stigmatizza Renato Marengo che assieme a Michel Pergolani conduce su Radiouno il programma di nuovi talenti musicali «Demo».