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Lisi: «Io presentatrice qui? Mai dire mai»

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Duro giudizio sul massaggio di Travolta al piede della Cabello: era da evitare

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Virna Lisi, attrice italiana di indubbio fascino e talento, adorata nel nostro paese e osannata anche oltreoceano, ha commentato con poche e dure parole la 56ma edizione della kermesse della canzone italiana. L'attrice romana, arrivata sul palco l'ultima sera come madrina ha premiato i vincitori con gli agognati leoni e palmette d'oro. Felice nel suo ruolo super partes, la Lisi non nasconde che le piacerebbe almeno una volta nella vita presentare il Festival. La sua attenzione in questo momento però si è spostata per un istante dalla musica al cinema. «Faccio tanti complimenti alla mia amica Cristina Comencini che immagino tesa e eccitatissima dall'idea di essere ad Hollywood con il suo film "La bestia nel cuore" e di riuscire a conquistare l'ambita statuetta». Solo un appunto secondo la signora Lisi per questo Festival: «Ospiti sì ma che siano italiani. Che necessità c'è di prenderli stranieri?». E poi ricorda quando era ragazza e seguiva la manifestazionein tv: «E come se mi piaceva. Lo aspettavo ogni anno. Non perdevo una delle serate. Sanremo era il punto di riferimento di tutti gli italiani. Già dopo la prima serata ricordavo che canticchiavo qualche canzone. Oggi onestamente non ne ricordo mezza». Panariello? «Mi è piaciuto molto e ha fatto bene il suo lavoro. Purtroppo - continua l'attrice commentando gli ascolti - il telecomando ti permette, se non ti piace, di cambiare immediatamente canale. Io amo la musica classica, ma sono stata colpita da alcune melodie degli artisti esclusi». I giovani? «Così come nella musica, anche nel cinema abbiamo un vivaio un po' scarno e povero. Con il mio lavoro ho sempre tentato di aiutare i giovani e spero che Sanremo possa essere un buon trampolino di lancio per queste promesse». Griffata Biagiotti, sempre impeccabile, ci si chiede dove trovi la forza di andare avanti in un mondo fatto di invidia e mediocrità. «Amo e adoro da sempre il cinema. E questo il pubblico lo sente».

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