di DINA D'ISA TORNA alla ribalta delle cronache l'attrice Maria Grazia Cucinotta, dopo aver prodotto ...
Sono storie di bambini di tutto il mondo, storie di bambini invisibili, già applaudite alla Mostra del Cinema di Venezia e ancora, lunedì sera, all'Auditorium della Conciliazione di Roma per l'anteprima capitolina alla presenza del presidente Ciampi. Per la promozione del film, dal 3 marzo nelle sale distribuito da 01 Distribution in 50 copie, la Cucinotta, che si è offerta anche in un cameo nell'episopdio diretto da Veneruso, sarà stasera al festival di Sanremo. Ad affiancarla ci saranno la cantante Elisa, che ha scritto e interpretato con Tina Turner il brano «Teach me again» nei titoli di coda del film, su progetto di Caterina Caselli per Sugarmusic. Maria Grazia Cucinotta, perché ha prodotto questo film? «Realizzare questa produzione è stata una delle più belle esperienze. L'idea è quella di mandare un messaggio attraverso il cinema, raccontando gli orrori dei bambini soldato, ragazzini sfruttati, resi ladruncoli da famiglie assenti, meninos de Rua per le strade di San Paolo, figli di genitori con l'Aids, bambini rifugiati di guerra, piccole orfanelle claudicanti, o ricche bamboline cinesi, altrettanto sole, in case milionarie. Spero così di richiamare l'attenzione della gente su di loro, perché si riesca a far tornare il sorriso su quella parte dell'infanzia tradita. Per questo, sono anche testimonial del World Food Program dell'Unicef e portavoce del progetto insieme ai registi. Parte dei proventi del film andranno a un fondo della cooperazione italiana allo sviluppo del ministero degli Affari Esteri, con uno speciale sostegno a favore del Pam (Programma Alimentare Mondiale) e dell'Unicef». Cosa l'ha spinta a realizzare il progetto? «Anche io sono stata una bambina invisibile e so quanto si sta male in quelle condizioni, ma so anche che per far felice un bambino basta farlo sorridere, farlo sentire protetto e tutelato. Ancora oggi, quando torno in quel quartiere periferico di Messina, dove sono cresciuta, vedo che le cose non sono cambiate. È molto triste sapere che a due passi dai quartieri ricchi e residenziali esistano ancora simili atrocità». Elisa canterà a Sanremo il brano che ha scritto per il film? «Spero proprio di sì. Ma la cosa più importante è che Elisa e la Caselli siano ormai parte del mio stesso progetto. Hanno deciso di dare tutti i proventi della canzone, che tra l'altro è ai primi posti delle classifiche, al Pam e a favore dei bambini in difficoltà». Quali sono i suoi prossimi progetti? «Mi aspetto che da questo film arrivi il riscontro giusto: i bambini devono essere protetti perché sono il nostro futuro. Poi continuerò a produrre film con la mia società, la Italian Dream Factory: ho in cantiere due progetti. Il primo è una commedia che sarà girata tra l'Italia e il Marocco. L'altro racconta l'arrivo del cinema, ai primi del Novecento, nel Sud Italia, e sarà girato in gran parte a Napoli. E forse ci sarà pure un mio progetto futuro che vedrà coinvolta l'India, Paese che ho visitato lo scorso dicembre in veste di madrina di una delegazione del cinema italiano, la Italy Meets Bollywood».