Intanto il meglio del suo programma sfiderà martedì la serata del festival
L'ultima puntata è andata in onda alle 22,30 per la presenza di un ospite d'eccezione, Roberto Benigni. Il comico fiorentino si è raccontato, complici una serie di immagini della sua vita privata e pubblica, in un lungo excursus prevalentemente intimistico. Nel sottolineare la leggerezza con cui Benigni ha ripercorso la propria vita, Bonolis ha anticipato che sono previsti altri due appuntamenti con «Il senso della vita»: il primo sarà una sorta de «il meglio di....», in onda martedì prossimo contemporaneamente alla parte finale della seconda serata del festival di Sanremo su Raiuno, mentre il secondo mostrerà una serie curiosa di scene e dialoghi tagliati nel corso delle varie puntate per motivi che verranno spiegati. «"Il senso della vita" tornerà la prossima stagione autunnale con la medesima formula - annuncia Paolo Bonolis - probabilmente raddoppiando la propria presenza in video». Per questa stagione non ci sarà uno show in prime time, neppure in un unico appuntamento come sembrava dovesse accadere con una serata evento gestita da Bonolis, perché, sottolinea il conduttore, i progetti devono essere continuativi. Poi continua: «Ogni altro appuntamento è rimandato al prossimo autunno, compreso il programma del prime time al quale comincerò da subito a lavorare insieme ai miei autori». Per quanto riguarda il prossimo festival di Sanremo, Bonolis puntualizza che lo vedrà certamente da casa come semplice spettatore ed appassionato di musica. La puntata di ieri, de «Il senso della vita», protrattasi più del previsto, ha avuto una sola interruzione pubblicitaria che non avrebbe dovuto esserci secondo gli accordi con Mediaset, se fosse rientrata nei consueti tempi, stravolti, però, dalla travolgente esuberanza narrativa dell'ospite Benigni. Partito da un'infanzia poverissima caratterizzata dal ritorno del padre, contadino come la madre, dai campi di prigionia tedeschi, il comico fiorentino ha svelato anche episodi inediti. Come la volta che papa Wojtyla manifestò il desiderio di vedere in sua compagnia il film «La vita è bella». «Tornai da Los Angeles dove ero appena arrivato ed un cardinale, nell'attesa che apparisse il Pontefice, mi suggerì di rivolgergli un saluto in polacco», ha detto Benigni, sottolineando il suo imbarazzo nel non comprendere nulla della lingua quando il papa continuò ad esprimersi con lui in polacco. Peccato non aver potuto leggergli in seguito, a causa della malattia che iniziava a debilitarlo, brani della "Divina Commedia" secondo un altro desiderio da lui espresso» ha continuato. In un'atmosfera di complicità emozionale, in cui si è inserito lo scherzo di far apparire alcune foto di Berlusconi, tra un'immagine e l'altra dell'album preparato dagli autori, Benigni ha raccontato quanto l'allora segretario del Pci, Enrico Berlinguer avesse gradito la trasgressione di essere preso in braccio da un comico come lui, ha svelato la propria capacità di improvvisare versi in rime speciali come le "ottavine" sui politici in auge quando era giovane. E, in rispetto alla par condicio, ne ha declamato due, in cui Berlusconi e Prodi si rintuzzano l'un l'altro. «Son Silvio Berlusconi, io son la stella/ votatemi ed un miracol vi aspetta/ io vi porto ogni cosa, questa e quella/ ville, soldi e chi più ne ha più ne metta/ Prodi vi porta un po' di mortadella/e ve la porta in bicicletta/ votatemi che io son Gesù bambino/ votate e vi trasformo l'acqua in vino». E Prodi di rimando: «Di perdere oramai è il tuo destino/son Prodi, o Silvio e scusami se insisto/ siam tutti senza il becco di un quattrino/ hai ridotto l'Italia un frutto misto/ so che vuoi trasformare l'acqua in vino/ e che ti paragoni a Gesù Cristo/ ma il tuo governo sperpera e scialacqua/ mi sa che tu trasformi il vino in acqua». Dopo una travolgente dichiarazione d'amore verso la moglie, Nicoletta Braschi, paragonata «ad una enorme montagna di neve che va