Bertolino, ritorno con nostalgia a «Zelig Circus»
SOLO PER STASERA
«È una presenza finalizzata a festeggiare i 10 anni dello show», dice il comico che questa sera farà un lungo monologo su varie tematiche, compreso il problema della terza età «per focalizzare l'attenzione del giovane pubblico di Zelig sugli anziani», commenta. Ma ci sarà anche la politica che Bertolino definisce un grande circo con attori, foche ammaestrate, trapezisti che saltano da destra a sinistra e viceversa, e ballerini vari. «È talmente variegato oggi il mondo politico che il comico, abituato ai monologhi, resta spiazzato dinanzi ad esso. Nell'ultima parte del mio monologo di questa sera infatti dirò che, se per la par condicio i comici non devono più occuparsi di politica, anche i politici devono smetterla di fare i comici». Poi Bertolino che è stato inserito dal Presidente del Consiglio Berlusconi nella lista dei comici che ironizzano troppo pesantemente su di lui, afferma: «È un onore essere nominato dal Premier ed essere affiancato a Santoro, Biagi e Luttazzi, ma io non ho fatto nulla per meritarlo, solo il mio mestiere accomunando in un unico afflato ironico tutti i politici di destra e sinistra. Proprio come accadrà questa sera, quando a proposito di Berlusconi lo chiamerò Napoleone IV e mi chiederò come mai lui così amico di Putin ha consentito che il presidente russo ci chiudesse i rubinetti del gas, visto che una restrizione simile penalizza solo i piccoli utenti non i grandi. Ed a proposito di Bertinotti, vorrò sapere come mai lui che va alle marce della pace ad Assisi a piedi, al ritorno prende la macchina per arrivare al ristorante prima di quelli che come lui hanno preso parte alla marcia». Bertolino non risparmia l'ironia anche sui vari approfondimenti politici in Tv: «Sono tanti e talmente omologati che alla fine gli stessi politici non sanno più se si trovano a "Porta a porta" oppure a "Ballarò"». Intanto proprio nella prima settimana di aprile, a ridosso cioè delle elezioni, Bertolino, arriverà all'Ambra Jovinelli di Roma con il suo spettacolo teatrale «Vuoti a perdere», durante il quale, svela, «farò votare il pubblico in sala con un meccanismo singolare. Mi calerò in un sindaco di destra ed in uno di sinistra e chiederò alla gente di dare solo ad uno il proprio consenso». Intanto Enrico Bertolino tornerà su Raitre a metà aprile con il programma comico «Glob», sottotitolo «l'osceno del villaggio». Saranno tredici le puntate previste in una nuova veste ironica che sarà incentrata sulla satira di costume, di società, ma avrà un occhio attento a come si sono svolte le elezioni del nove aprile. «Compito al quale ci stiamo già preparando», conclude Bertolino. Mar. Cat.