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Su Raiuno arriva «Quasi Sanremo» «Saprò svelare i segreti dei cantanti»

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Partner lo scorso settembre di Fabrizio Frizzi nel varietà «Mister Archimede», la Corvaglia, da sabato prossimo, sarà la conduttrice di «Quasi Sanremo», un programma in onda nel pomeriggio della prima rete di preparazione e di introduzione al Festival nel quale potrebbe anche essere coinvolta in una modalità ancora da studiare. Ma nel suo futuro la Corvaglia, legata sentimentalmente ad Enzo Iacchetti, intravede altri progetti e non esclude che, dopo aver raggiunto una adeguata maturità professionale, il suo percorso possa incontrasi con quello di Iacchetti da lei attualmente considerato inarrivabile per la poliedricità della sua arte. Ancora un impegno su Raiuno: ci spiega come preparerà il pubblico all'appuntamento con il Festival? «Attraverso un ideale viaggio nella più che cinquantennale storia della manifestazione, condurrò i telespettatori dietro le quinte dell'edizione attuale, mostrando i preparativi della scenografia dell'Ariston, raccogliendo le ansie, le speranze e le aspettative di vittoria dei cantanti, soprattutto quelli giovani e contribuendo a farli conoscere meglio dal pubblico. Ovviamente, in maniera discreta li seguirò anche durante le prove. Per gli originali contenuti sono certa che "Quasi Sanremo" avrà una notevole risonanza». Sembra che il suo futuro sia su Raiuno. E Mediaset? «Non ho mai avuto contratti di esclusiva. Attualmente la Tv pubblica mi sta offrendo delle opportunità di rilievo in sintonia con le mie corde professionali. Recentemente ho anche gestito una difficile seconda serata dedicata addirittura all'opera lirica, al Barbiere di Siviglia, in particolare. E probabilmente dovrei tornare al fianco di Fabrizio Frizzi nel varietà "Mister Archimede", se Raiuno deciderà di riproporlo in primavera. Ma non ho abbandonato Mediaset. Sono stata al fianco di Davide Mengacci su Retequattro ne "La domenica del villaggio"». Però ha rifiutato di essere di nuovo sul camper di «Stranamore». «Consideravo conclusa l'esperienza dopo tre anni di impegno. Ma soprattutto, per me, Stranamore si identificava con Alberto Castagna, maestro nell'insegnarmi il giusto approccio con la gente comune. È stato proprio dopo aver rifiutato che mi sono resa conto come fosse giunto il momento di passare da inviata a padrona di casa». Da grande farà la conduttrice? «Attualmente mi sento più pronta per la conduzione. Confesso che le mie reti preferite sono Raiuno e Canale 5. Ma in un futuro ancora lontano, non escludo di poter anche fare l'attrice. Ho seguito molti corsi di recitazione». E un reality show? «Non farei mai un reality come protagonista. Il genere è lontano dalle mie corde e dal mio innato senso del pudore che mai potrebbe spingermi a rivelare in pubblico aspetti personali di me stessa. Mi piacerebbe però, condurne uno». Farebbe un programma con Enzo Iacchetti? «Non credo sia il momento di lavorare con Enzo. Voglio procedere da sola in una crescita professionale che deve rendermi all'altezza di potermi affiancare a lui. Vedere Enzo nel suo ultimo musical "The Producers" ha significato comprendere ancora di più la sua sconfinata bravura. Io amo il mio lavoro, mio padre mi ha trasmesso una positiva caparbietà che sta dando il suoi frutti». Quali consigli le dà Iacchetti? «Uno in particolare: mi invita a parlare piano ed a scandire le parole, visto che mi esprimo molto in fretta». Quali personaggi televisivi per lei hanno rappresentato un modello? «Tra le signore del piccolo schermo ho apprezzato Lorella Cuccarini per la capacità di saper contemporaneamente cantare, ballare e condurre. Ed ho stimato molto Vittorio Sgarbi come critico d'arte ed uomo di cultura». Lei è iscritta al secondo anno della facoltà Scienze dell'Educazione. Come procedono gli studi? «Studio ed approfondisco molto le discipline, anche se do pochi esami in un anno li supero a pieni voti».

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