Valentina Cortese, ritorno trionfale
Roma e l'Eliseo hanno salutato così l'altro ieri, per una serata davvero speciale, Valentina Cortese. Erano 23 anni che questa attrice (difficile credere che abbia 82 anni) simbolo dela scena e del cinema italiani non si offriva al pubblico romano. 23 anni da un'altra serata molto speciale: quando su quello stesso palcoscenico debuttò come Maria Stuarda accanto a Rossella Falk, diretta da Franco Zeffirelli. Spettacolo memorabile per almeno due ragioni: era la produzione più fastosa che si fosse mai vista, la prima targata Silvio Berlusconi (che prima di scendere in campo in politica, scendeva in palcoscenico con mezzi economici mai visti prima nel teatro italiano). E poi perchè, nel bel mezzo del primo atto, la Cortese svenne una prima volta, si riprese e svenne di nuovo. La recita fu sospesa, la Falk sbuffò e non si capì se lo svenimento era per i fiori in camerino, per la tensione del duello fra due grandi attrici o per qualcos'altro. Molti dei fan di allora erano ancora in teatro ieri sera, ad ascoltarla mentre leggeva il «Magnificat» di Alda Merini. La poetessa milanese avrebbe voluto essere in teatro; ma, non potendo lasciare Milano, è stata presente con una telefonata di auguri alla sua attrice. Preceduta da un breve filmato, che ha sintetizzato i cento film della sua carriera (da «Giulietta degli spiriti» a «Effetto notte», da «Fratello sole» al «Gesù» di Zeffirelli) fino ad un ricordo di quel «Giardino dei ciliegi» di Cechov, che fu la punta più alta della sua lunga collaborazione artistica con Giorgio Strehler.