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Streep-Thurman duetto straordinario

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A ventisette anni Ben Younger, dopo essersi laureato in scienze politiche a New York, ha diretto il suo primo film «1 km. da Wall Street», su degli agenti di cambio irregolari e senza scrupoli. L'altr'anno si è scritto e diretto il secondo, questo «Prime» che arriva oggi nelle nostre sale. L'altro era un dramma scuro, andato incontro a molti consensi, questo è una commedia solo un po' amara nel finale che potrà divertire. Soprattutto perché si costruisce su una situazione insolita e fonte, per un verso di equivoci e per un altro di complicazioni inedite. Si comincia con Raffi, una bella trantasettene in carriera negli ambienti della moda. Ha da poco divorziato e si sente così disorientata che si è messa in analisi da una brava psichiatra, Lisa, anche perché le è nel frattempo accaduto di innamorarsi, molto ricambiata, da un giovanotto di ventitré anni, David appena uscito dal college e aspirante pittore. Lisa prima la rassicura su quella differenza d'età poi, per puro caso, scopre che David è suo figlio e di colpo viene a trovarsi in un bivio non solo professionale. Da un parte, infatti, deve mostrarsi comprensiva con Raffi, in quanto sua paziente, da un'altra, come sua madre, oltre alla differenza di età, la sconcerta il fatto che Raffi è cattolica mentre loro sono ebrei e si aspettano che David sposi un'ebrea. Una faccenda intricata che ci penseranno i due innamorati a risolvere quando, dopo qualche mese di intensissimo amore, si accorgeranno di non avere molte possibilità di stare insieme, indipendentemente dall'età e dalla religione, ma perché certe fiamme, alla fine risultano solo nei fuochi di paglia... Questa conclusione e gli alti e bassi che la precedono con sfumature anche malinconiche, non rappresentano però il vero e più convincente richiamo della storia che risiede, invece, nel dilemma di quella madre psichiatra nella necessità di dar consigli all'amante del proprio figlio, in molti momenti generosa, in altri momenti ostile. E risiede soprattutto nel fatto che il giovane regista, con trovata geniale, ha chiamato a interpretare le due donne Meryl Streep come madre e Uma Thurman come amante del figlio. Si osservino insieme, soprattutto la grande Meryl Streep quando deve fingere, turbarsi, dominarsi, con una mimica e una gestualità dosate al massimo, tra segni forti e sottili sfumature. Con Uma Thurman di fronte che le corrisponde ora con note alte ora, al contrario, sommesse. Un duetto straordinario. Di fianco, come David, c'è invece solo un ragazzotto in arrivo dalla Tv, Bryan Greenberg che non lascia tracce.

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