Clooney pacifista dalla Dandini col vestito buono
Con queste parole George Clooney, intervistato da Serena Dandini nella puntata di «Parla con me» in onda questa sera alle 23,20 su Raitre, commentando il suo nuovo film «Syriana», interviene anche sui temi dei kamikaze, delle vignette satiriche e della lotta al terrorismo «che è un'idea e non uno Stato che puoi andare a bombardare», spiega. «I terroristi non puoi semplicemente etichettarli come persone che commettono il male senza capire che cosa fanno, perchè non puoi andargli a bombardare le idee per togliergliele dalla testa», dice la star hollywoodiana. Rispondendo a una domanda sulle vignette satiriche su Maometto, Clooney racconta come in America se ne sia parlato poco. «Le notizie di cui si parla sono molto diverse», dice, e sul problema della loro pubblicazione afferma: «La questione è molto difficile perché il buon gusto non può essere deciso per legge» e continua «in Gran Bretagna si dice che quelle vignette vanno pubblicate ma la verità è che questa non è libertà di espressione, è pericoloso». Proseguendo sul rapporto tra potere e libertà di espressione Clooney afferma: «Non si deve mai essere soggetti al potere, lo si deve sempre mettere in discussione, chiunque sia al comando» e aggiunge «è questo il motivo per cui Jefferson, l'autore della nostra Costituzione, disse che preferiva avere una libera stampa piuttosto che un libero governo perché per lui l'idea è che una stampa libera è l'unico effettivo contrappeso» e conclude: «per circa tre anni non abbiamo agito in questo modo». Al termine dell'intervista, Clooney racconta la sua scelta di aprire un casinò a Las Vegas. «Volevo che la gente si mettesse ogni tanto il vestito buono. So che a Montecarlo lo fanno ma a Las Vegas la gente porta solo bermuda e camicie a fiori e volevo un posto dove si potesse indossare lo smoking». Poi rassicura che non ha alcuna intenzione di aprire un casinò a Como: «no assolutamente, lo giuro».