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Nasce l'Istituto del Libro Pochi fondi e tante idee

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Anche se, visti i mezzi lasciati di questi tempi alla cultura, l'obiettivo di partenza è per forza di cose ridimensionato. Eppure sull'Istituto del Libro, che nasce ufficialmente a Roma, si concentrano non poche speranze. E dal ministro Buttiglione, che si trovava al fianco di Ottaviano Del Turco (intervenuto in nome delle Regioni) parte un appello all'opposizione: «facciamo una alleanza trasversale a favore del libro». Mentre il presidente Ciampi loda l'iniziativa: «ha un alto valore culturale e sociale». Nato nell'ambito del ministero, dove sostituisce il vecchio servizio di promozione del libro e della lettura, il nuovo Istituto per il Libro, avrà «una sua forte autonomia tecnica e scientifica» premette Luciano Scala, direttore generale dei beni librari e culturali del ministero, con un suo comitato scientifico ed una segreteria tecnica. E si caratterizza per una stretta collaborazione con le regioni, le province, i comuni, ma anche con la società civile, dalle scuole alle librerie, ai club di lettura. Gli obiettivi sono diversi: realizzazione di mostre in Italia e all'estero, partecipazione a saloni e fiere del libro, programmi per la diffusione della lettura nelle scuole, promozione di studi e ricerche, organizzazione di premi. Già previste anche grandi campagne pubblicitarie. Oltre ad una riedizione del Grand Tour, il «Grand Re - Tour» con eventi che racconteranno l'Italia. Ma soprattutto si punta a raggiungere gli italiani in modo capillare, toccando «strade, piazze, teatri, carceri, centri per la terza età, ospedali, comunità religiose». Punto dolente «i fondi - argomenta Scala - ma anche il personale», perchè quello che animava il vecchio servizio di promozione per il libro naturalmente non basta. Appello lanciato in diretta a Buttiglione. Le risorse, sono «quelle che già c'erano», chiarisce il ministro. Non sono previsti per il momento aiuti all'editoria. Si dovrà puntare sugli sponsor, sul principio della sussidiarietà.

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