Placido propone una nuova scuola
Il regista ha esordito così, alla presentazione della rassegna cinematografica, ieri in Campidoglio. Soddisfatto per il suo ultimo lavoro «Romanzo Criminale» acclamato ai Nastri d'Argento, si è presentato in una veste un po' insolita questa volta, non ufficialmente, ma come «giornalista», con un look sicuramente scaturito dal suo prossimo film. Dopo aver ascoltato le parole del sindaco Veltroni, che parla di cinema come di «una delle leve dell'originalità italiana, su cui si deve costruire il nostro Paese», di «una delle ragioni per vivere», Placido si è alzato in piedi per porre un quesito sul progetto «Festa del cinema». Il regista, facendo riferimento alle istituzioni che hanno contribuito alla realizzazione della festa, quali la Casa del Cinema, l'Auditorium, la Casa della Letteratura e del Jazz, Cinecittà e le altre Case Comunali, ha posto il problema del Centro Sperimentale di Cinematografia, anch'esso coinvolto nella manifestazione romana. Placido ha ammesso i disagi e le difficoltà in cui verte l'unica Scuola Nazionale di Cinema presente su Roma. Per risolvere il problema ha proposto la creazione, in vista della Festa del Cinema, di una nuova istituzione, di pari livello, in grado di lanciare giovani talenti, emergenti in cerca di uno spazio all'interno del quale poter esprimere progetti e sogni artistici che, altrimenti, non troverebbero spazio: una proposta reale, quella della scuola, ma difficile da risolvere in così breve tempo. Placido, direttore artistico del Teatro di Tor Bella Monaca, ha proposto la struttura come uno dei luoghi che potrebbero contribuire alla buona riuscita della rassegna cinematografica.