Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

MILANO — Il concerto di Campovolo, che con i suoi 180 mila spettatori ha fatto segnare il record europeo ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Un evento unico, ma in quattro parti, proprio come Campovolo - anche se senza unità di tempo e luogo - che partirà il prossimo 7 febbraio dall'Alcatraz di Milano. Il tour prima passerà per i club, dal 26 marzo farà tappa nei palasport, dal 19 maggio si trasferirà negli stadi per approdare infine, dopo la pausa estiva, nei teatri. Quattro set diversi che, come a Campovolo, saranno animati da quattro formazioni: nei club Ligabue suonerà con i ClanDestino, nei palasport con La Banda, negli stadi con entrambi i gruppi, quello degli inizi e quello di oggi, mentre nei teatri dovrebbe tenere dei set acustici, magari affiancato da Mauro Pagani, proprio come successo a Reggio Emilia. Mentre scaldano i motori per la nuova partenza, Ligabue e gli organizzatori dei suoi live ripensano all'ultima gara, segnata da alcune difficoltà tecniche. «Sono felice dell'esperienza di Campovolo, la rifarei, ancora mi stupisco che tanta gente abbia fatto chilometri per questo evento, però - dice il rocker - volevo far contente 180 mila persone e mi spiace che in 1.000 o 10.000 siano rimasti delusi, tanto che ho persino fatto una lettera di scuse». «Chi non fa non sbaglia» sembra dire il Liga quando aggiunge che «ho fatto tutto ciò che potevo, ho cercato di portare qualcosa di nuovo, potevo anche fare un concerto rock'n'roll su un palco standard, ma cerchiamo di attivarci per fare qualcosa su più livelli». Comunque, precisano gli organizzatori, alla loro attenzione sono arrivate solo 25 richieste di «rimborso generico per disagio parziale», che non esaudiranno perchè «non possiamo essere schiavi delle e-mail o del Codacons». Anche il tour che sta per prendere il via è particolare, innanzitutto perchè Ligabue manca dai club, da cui ha deciso di ripartire «per vedere tutte le facce», da 12 anni. «La mia idea è di fare ora uno show rock'n'roll e poi - dice - Campovolo negli stadi». Tutte le date avranno lo stesso prezzo (35 euro, tranne la sezione numerata degli stadi) e lo stesso punto di partenza: l'album «Nome e cognome», «di cui sono molto orgoglioso e di cui ho cantato dal vivo solo tre brani finora». La formazione che accompagnerà il rocker non inciderà necessariamente sulla scaletta: «Non è detto che con i ClanDestino faccia ciò che facevo con loro, mentre nei palazzetti - anticipa - avrò tre chitarristi e un tastierista in più e negli stadi ci sarà un discorso misto, imperniato sul concerto con la Banda e i ClanDestino, che vorrei far interagire, per complicarmi la vita - scherza - da buon interista». Per il teatro, invece, «vorrei uno show più minimale che nel 2002, voce e chitarra, al massimo un paio di musicisti». Oltre al record di Campovolo, premiato dal biglietto di platino di TicketOne e certificato dalla rivista «Pollstar», Ligabue festeggi anche per il cinema, visto che il suo «Radiofreccia» è appena entrato nella collezione permanente del Moma di New York.

Dai blog