Del Noce: «Inevitabile» La presentatrice: «Lo accetto, giusto così»
La decisione, presa dal direttore di Raiuno, Fabrizio del Noce, è conseguenza della telerissa a base di insulti e violente offese tra Adriano Pappalardo ed Antonio Zequila, scatenatasi due giorni fa nella parte del contenitore festivo gestito da Mara Venier. Ieri dai microfoni de «La vita in diretta» il direttore Del Noce ha classificato l'incidente come il più grave avvenuto nei suoi quattro anni di direzione ed ha puntualizzato che «c'erano molte cose da fare per fermare la rissa. Non a caso si è conduttore di un programma così importante. Bisogna avere il sangue freddo di interrompere quando necessario». Invece all'interno di «Striscia la notizia» Pappalardo ai microfoni di Jimmy Ghione ha chiesto pubblicamente scusa per la pessima figura fatta in fascia protetta, alla presenza di mamme e bambini. «Non so cosa sia accaduto, sentivo insulti e Zequila che mi minacciava di morte. Mi sono sentito offeso volevo fare una querela. C'era stato un battibecco fuori onda per chiudere una discussione che lui aveva aperto sulla mia famiglia la scorsa settimana» ha detto l'ex naufrago de «L'isola dei famosi» sottolineando di voler sotterrare l'ascia di guerra. In sostituzione della Venier, domenica saranno allungate le altre due fasce della trasmissione, quella affidata a Massimo Giletti e quella gestita da Pippo Baudo. Ma le modalità attraverso le quali si riempirà il vuoto lasciato dalla Venier sono proprio oggi in fase di studio. «Sono d'accordo con la decisione presa dal direttore di Raiuno» ha commentato una Mara Venier abbattuta per l'increscioso episodio ma non disperata. «Ho parlato con Fabrizio Del Noce e mi ha detto che dovevo interrompere la trasmissione. È vero, avrei dovuto farlo con la mia esperienza. Ma avevo davanti a me il mio capo struttura che mi diceva di andare avanti e di riportare la calma. Neppure Massimo Liofredi poteva immaginare che degenerasse così», ha continuato la conduttrice che puntualizza come la rissa fosse imprevedibile. «Sono dispiaciuta per l'episodio e per il pubblico che segue il programma». Subito dopo la baruffa che aveva raggiunto dei livelli infimi di volgarità, Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno, aveva anticipato un'inchiesta interna all'azienda per appurare le responsabilità e fare chiarezza. «È un episodio estremamente grave e una inammissibile degenerazione della linea editoriale di Raiuno. Ci sono responsabilità che vanno sanzionate» ha detto ancora ieri Del Noce che sottolineava anche come Pappalardo e Zequila mai più sarebbero apparsi sugli schermi di Raiuno. Più che di allontanamento dal video, si parla di pausa di riflessione per ripensare in maniera idonea alla linea di Raiuno, la martoriata fascia della «Domenica in» di Mara Venier che già dopo la prima puntata, lo scorso ottobre, fu abbandonata dal regista ed autore Gianni Boncompagni. E mentre il Codacons chiede il rimborso del canone, il direttore di Raiuno mette ancora le mani avanti ed assicura che in futuro saranno rigorosamente controllati con cura gli inviti e gli interventi di determinati personaggi. La telerissa ha ovviamente scatenato una serie di reazioni. Tra le prime, ieri, quella del ministro per le Comunicazioni Mario Landolfi: «Purtroppo non è la prima volta che si vedono tali episodi in tv. C'è una deriva verso la volgarità che va contrastata. Sono certo che si può fare audience senza ricorrere all'insulto in Tv. Spero che quanto accaduto non si ripeta mai più». Per il senatore Bonatesta di An, componente della Commissione di Vigilanza Rai, non ci sarebbe neppure bisogno di un'inchiesta interna, perché i responsabili sono ben individuati. «Sia Rai che Mediaset non dovrebbero più invitare specifici personaggi e farla finita con il trash». «È un provvedimento che non mi soddisfa, è troppo esemplificativo. Come non mi sorprende quel che è accaduto, sono decenni che la Rai punta sul genere trash per fare ascolti» dice il consigliere Sandro Curzi che puntualizza ancora che il probl