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D'Alessio con Mogol parolieri per Finizio e i ragazzi di Scampia

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Non può costringere a un destino segnato. È questo il tentativo che Gigi D'Alessio, cantante di successo, ma napoletano nell'anima, ha sviluppato con una canzone «Musica e speranza» scritta in collaborazione con Mogol, paroliere capace di trasmettere in motivi di successo grandi emozioni, e che sarà a Sanremo cantata da un altro napoletano «doc», Gigi Finizio. Insieme con quest'ultimo, un gruppo di ragazzi che arrivano da quel quartiere e che frequentano la scuola media statale Carlo Levi. L'intenzione non celata è quella di portare l'attenzione su questo quartiere malfamato, Scampia, in cui sembra non esserci più spazio per l'uomo, per i valori di giustizia, in cui tutti gli abitanti, compresi i ragazzi e i bambini, sembrano dover portare per sempre il peso di una condanna all'emarginazione, al rifiuto. Invece c'è, ci deve essere, la possibilità di coltivare il sogno di una vita normale in cui l'odio ceda il posto all'amore. In cui la speranza abbia il sopravvento sulla rassegnazione. E così vengono in mente le parole di Giovanni Paolo II che proprio a proposito di Scampia ebbe parole di fede: «Occorre vincere l'ingiustizia con la giustizia, la menzogna con la verità, la vendetta col perdono, l'odio con l'amore. Questo stile di vita non si improvvisa, ma richiede educazione fin dall'infanzia». E la musica, anche la canzonetta, che con facilità può incunearsi anche tra i giganti di cemento di quel quartiere può essere utile allo scopo. Non una parola risolutiva, ma un aiuto, un tentativo per coronare questo sogno, questa voglia di riscatto dei ragazzi di Scampia non rassegnati a un futuro fatto di scippi, rapine e di spaccio. Non rassegnati ad essere i manovali al servizio della camorra. «Voglio accendere i riflettori su "Scampia" per denunciare - spiega D'alessio - che, in realtà, esiste una "un quartiere degradato" in ogni regione. Voglio riuscire a capire se una canzone riesce ad arrivare dove non arrivano le istituzioni. Tornare a Sanremo per me è sempre un onore. Questa volta anche se non sarò sul palco partecipo con questo progetto che mi rende ancora più felice. I ragazzi - continua l'artista - hanno diritto a una vita normale. Nessuno nasce ladro. Lo si diventa». E così D'Alessio e Mogol, per la prima volta insieme, dopo il divorzio del primo dal fido compagno D'Agostino, iniziano questa nuova avventura. «Con D'Alessio lavoro molto bene. C'è un bel feeling» spiega Mogol. E il «Gigi nazionale» aggiunge: «Per me è un onore e poi riesco a sciogliermi dentro sue le canzon»>. Visibilmente emozionato Finizio, che pubblicherà un cd, a maggio, prodotto dal «cugino napoletano»: «Io e Gigi siamo cresciuti nei quartieri di S. Antonio Abate e Cavalleggeri. Comprendiamo il valore di questo brano». E conclude: «D'Alessio è l'unico artista napoletano che si ricorda di tutti. Non si sente "arrivato" e per questo va supportato in questo progetto». E così Sanremo sarà così la ribalta per mettere alla prova il sodalizio Mogol-D'Alessio.

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