«Striscia durerà altri 40 anni»
Ricordato che per la Hunziker, il cui ruolo accanto alle due veline sarà ironico e goliardico, si tratta di un ritorno, Ricci parla del futuro della sua creatura televisiva, riflette sul piccolo schermo, sulla situazione politica con le elezioni alle porte, e non si sottrae a giudizi su personaggi della Tv, primo tra tutti Paolo Bonolis. Dopo le note polemiche sorte tra lei e Bonolis lo scorso anno a proposito di presunte irregolarità nel gioco «Affari tuoi», adesso il conduttore si dice disposto a dimenticare tutto ed è in attesa di un suo gesto distensivo. Lo farà? «Bonolis dovrebbe soltanto ringraziarmi per quel che ho fatto per lui e venire lui da me. Le polemiche sono iniziate quando noi abbiamo stigmatizzato l'inopportunità di ospitare in una trasmissione come "Domenica in", da lui condotta sulla principale rete pubblica, una cosiddetta maga, alimentando la credulità popolare. Lui mi ha gridato contro "Vergognati", sforando in una puntata di "Affari tuoi", gioco tra l'altro contro il quale non abbiamo organizzato nessun complotto. Ci siamo limitati ad evidenziare delle incongruenze come la partecipazione del fidanzato di una delle addette al programma. Bonolis non è mai chiaro, non ha la mia coerenza da mulo, è sensibile ai cambiamenti di scenario». Quale sarà la linea di «Striscia» nel periodo elettorale? «Sarà dura star dietro alla comicità involontaria dei protagonisti. Ho visto la partenza a razzo di Berlusconi e mi chiedo dove potrà ancora andare. Ho visto la maratona di Prodi ed ho capito che ci si potrà divertire, pur sapendo che il paese non lo salveranno certo loro due. Ma i toni sono così gridati ed esasperati che alla fine tutto sembra moderato. L'ipotesi, forse ironica è di fare degli speciali per star dietro ai due candidati». Ci svela per chi voterà? «Ho sempre votato per una parte politica. Vedremo questa volta come turarci il naso». Adesso «Striscia» è di nuovo in netto vantaggio su «Affari tuoi». A cosa attribuisce l'inversione di tendenza? «Premetto che "Striscia" non si è mai sentita in competizione con il gioco dei pacchi. Noi facciamo altro. Ed i nostri veri concorrenti sono le consorelle Retequattro ed Italia Uno nella fascia in cui andiamo in onda. Ho sempre affermato che un quiz si contrasta con un altro quiz. In quest'ottica Italia Uno dal 30 gennaio manderà in onda un game show, "Il mercante in fiera".». Lo scorso anno «Striscia» non è andata a Sanremo. Questa volta ci sarà? «Nel 2005 Bonolis conduttore del festival non doveva essere disturbato, perché aveva già un piede a Mediaset e lo stesso Piersilvio Berlusconi consigliò di lasciarlo in pace. Vista, infatti, la controprogrammazione di Canale 5 quasi inesistente, decidemmo di non andare. Per Panariello quest'anno lo scenario è cambiato. Noi ci andremo soltanto se accadrà qualcosa di significativo». Quale sarà la nuova coppia di conduttori di "Striscia", a marzo? «Non faremo più staffette selvagge come lo scorso anno, anche se sono servite a sperimentare coppie di successo come Ficarra e Picone e gli stessi Lopez e Solenghi. In estate ci sarà al posto di "Striscia" un progetto con Teo Mammucari». E le veline saranno riconfermate per il prossimo anno? «Soltanto se lasceranno i propri fidanzati, Melissa dovrà abbandonare Daniele Interrante e Tais dovrà lasciare Ezio Greggio. Ovviamente la mia è solo una battuta ironica, perché torneranno anche l'anno prossimo». È più facile fare satira politica in Rai o a Mediaset? «In Rai tutto è controllato dalla politica ed è quindi più difficile. La censura politica è solo a Viale Mazzini. Ma esiste una censura trasversale sui beni commerciali e sui prodotti. Quando "Striscia" ad esempio ha toccato qualche prodotto, ha rischiato