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Malick racconta con arte l'amore della sua Pocahontas

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ANCORA Pocahontas. Non più però a disegni animati; dal vivo e, dal vero, in quella stessa Virginia dove, secondo certi dati metà storici metà leggendari, si sarebbe svolta la vicenda della principessa indiana venuta a contatto, all'inizio del Seicento, con un gruppo di inglesi mandati a loro volta a scoprire un Nuovo Mondo (the New World) per incarico della Corona britannica. Tra questi inglesi, il capitano John Smith le cui memorie sono alla base di tutta questa storia. Il suo incontro con la giovanissima Pocahontas avrebbe suscitato in entrambi l'amore, così forte nella fanciulla che quando la tribù guidata da suo padre Powhatan pensò di assaltare gli inglesi per ricacciarli in mare, lei non esitò ad avvertirli, facendosi mettere al bando dai suoi. Il rapporto con John Smith, tuttavia, non durò a lungo perché l'altro venne richiamato in patria, così Pokaontas, integrata ormai fra i nuovi venuti, non tardò a sposare un altro inglese cui dette un figlio e che seguì anche in Inghilterra, rimanendogli fedele fino alla morte, sopraggiunta molto precocemente (aveva solo vent'anni). Un melodramma intelligente. Lo ha riscritto e poi portato sullo schermo Terrence Malik dopo alcuni film di serie qualità («La Rabbia giovane», «I giorni del cielo», e soprattutto «La sottile linea rossa»). In una Virginia di cui ha saputo mettere in risalto gli sfondi più pittoreschi e i panorami marini più suggestivi, ha disegnato con indubbia abilità due confronti, quello etnico, fra i civilizzati coloni inglesi e i nativi Algonchini, con molto rispetto per entrambi i gruppi, e quello privato tra la fanciulla innamorata prima di John Smith poi dell'altro uomo cui si legherà totalmente nel corso della sua breve vita. Cedendo forse a un po' di sentimentalismo (da qui il melodramma), ma asciugandolo con modi risentiti specie quando vi costruisce attorno l'avventura svolta con preoccupazioni sincere, e spesso felici, per la ricostruzione storica, sempre documentata seriamente (a parte una pagina sulla Corte d'Inghilterra fatta scaturire da una oleografia troppo scoperta). Il pubblico, così, ha tutto quanto gli serve per commuoversi e per partecipare; specie quando i climi, sul versante dei sentimenti, si fanno trepidi e caldi e sul versante dell'azione (storica o ricreata) si affidano a tensioni forti. Pocahontas, al centro, la interpreta una esordiente peruviana. Q'Orianka Kilcher, pronta a ricordarci il personaggio del disegno animato. John Smith è un barbutissimo Colin Farrel, curiosamente sempre malinconico, Christian Bale è l'altro uomo. Un terzetto plausibile.

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