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DIETRO LA CINEPRESA

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La Sandrelli debutterà nella regiaMentre recita in teatro già pensa al suo film «L'ultima strega»

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È da poco tornata a teatro con «Un'ora e mezza di ritardo», che ieri sera ha debuttato dal teatro Manzoni di Milano, e ha voglia di tornare al cinema, ma questa volta dietro la macchina da presa. «Mi voglio dedicare a un progetto mio, fare un film che - ha detto l'attrice - voglio fare da tempo, una storia che viene da lontano e cui spero di potermi dedicare anche se, come regista, non valgo un soldo bucato e non ho certo intenzione di farne la mia professione». La vicenda che tanto ha smosso la Sandrelli è «L'ultima strega», la storia vera di una donna, Cristina Da Pizzano, che nel Trecento viveva alla corte di Carlo V. Rimasta vedova decise di intraprendere la carriera di scrittrice, con tutte le difficoltà di un mondo in cui esisteva solo la scrittura al maschile. Se il progetto andrà in porto, l'interprete di «Divorzio all'italiana» vi prenderà parte solo come regista, e non come attrice. Ruolo che, invece, dovrebbe presto tornare a rivestire in televisione, dove è in programma una fiction con la figlia Amanda. Intanto, dallo scorso novembre, la Sandrelli è tornata al teatro, che aveva poco frequentato durante la sua lunga carriera, ma che non esclude affatto di approfondire in futuro. «Per me è difficile essere sedotta dal teatro, nonostante i Cechov e gli Shakespeare che - ha detto ancora la Sandrelli - potrò anche fare in futuro, ma con molta calma, perchè non posso consegnarmi di colpo e in toto al teatro, che è un percorso lungo: per ora posso dare ciò che posso ricevere dal pubblico, anche se è un sacrificio rinunciare ad alcune parti». Una modestia che il regista di «Un'ora e mezza di ritardo», Piero Maccarinelli, ha subito smentito: «Stefania è in grado di fare tutto, perché ha rigore e disciplina, per lei il teatro è ordine». Sul palco «amo molto che la gente si diverta, la sento - ha aggiunto l'attrice viareggina - come una missione, voglio che il pubblico passi un'ora e mezza ridendo, ci tengo fin dal 1961, da "Divorzio all'italiana". In fondo, mi sono sempre piccata di divertire, magari facendo riflettere un pochino, che non guasta». Ora lo fa con la piece di Gerald Sibleyras e Jean Dell, al fianco di Luciano Virgilio. È la sua terza volta a teatro e la sua prima tournée: «Mi sento un po' sballata, non sono una teen ager e - ha detto - giro con creme, cremine, vestiti e tanti cappelli che ora, da interprete teatrale, posso finalmente sfoggiare». «Il cinema mi ha viziata, il teatro - ha concluso la splendida sessantenne - mi fa sentire giovane».

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