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di GABRIELE SIMONGINI IL 2006 sarà l'anno del Rinascimento? Per l'economia e la politica ...

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Sublimi nomi di artisti rinascimentali, fino al primo Seicento con l'inizio del barocco, saranno infatti i grandi protagonisti delle maggiori mostre dell'anno. E questa tendenza è stata avviata poche settimane or sono dalla straordinaria rassegna aperta fino al 5 marzo a Siena, nel magnifico palazzo Squarcialupi, sotto il titolo di "Siena e Roma. Raffaello, Caravaggio e i protagonisti di un legame antico", arricchita da oltre 170 opere e volta appunto a dare immagine al solidissimo rapporto culturale che da sempre unisce le due città, accomunate anche dallo stesso simbolo, la lupa con i gemelli. Fra due settimane, dal 22 gennaio, Rovigo, nelle sale di Palazzo Roverella, ci farà scoprire i capolavori dell'arte rinascimentale fiorita nelle zone fra il Po e l'Adige, con la mostra "Le meraviglie della pittura tra Venezia e Ferrara. Da Bellini a Dosso e Tiepolo". Un mese dopo, il 26 febbraio, inizieranno invece a Mantova le celebrazioni per il quinto centenario della morte del grandissimo Andrea Mantegna, uno dei padri del Rinascimento nel nord Italia, con la mostra intitolata "Casa Mantegna", per indicare che dopo cinque secoli i suoi capolavori torneranno nella dimora dove l'artista visse e lavorò. Un suo geniale contemporaneo, Antonello da Messina, sarà protagonista di una mostra memorabile dal 18 marzo, nelle Scuderie del Quirinale, a Roma, dove in via del tutto eccezionale saranno esposte 39 delle sue 45 opere conosciute, con capolavori assoluti come la "Vergine annunziata" di Palermo, il "San Gerolamo nello studio" di Londra e il San Sebastiano di Dresda. E che dire della mega-esposizione che da marzo gli Uffizi, a Firenze, dedicheranno al genio multiforme e sempre sorprendente di Leonardo? Con il titolo di "La mente di Leonardo" saranno documentati tutti gli aspetti della sua personalità di artista-scienziato, con le gemme dei disegni provenienti dalle collezioni reali di Windsor. Non da meno sarà la mostra che in primavera, alla Galleria Borghese, a Roma, ci farà ammirare la grazia inarrivabile della pittura di Raffaello, con venticinque fra dipinti e disegni che documenteranno il suo passaggio da Firenze a Roma. Il 21 aprile sarà invece opportuno fare un salto a Fabriano per rendere omaggio al genius loci di Gentile da Fabriano, strepitoso artista che rappresenta al livello più alto la fase di passaggio dal gotico internazionale al Rinascimento. Assolutamente da non perdere sarà poi ad ottobre la rassegna che Palazzo Re Enzo, a Bologna, dedicherà ad Annibale Carracci, sommo protagonista del classicismo seicentesco e artista capace di rinnovare gli ideali rinascimentali innestandoli sul dato di natura. A proposito del diciassettesimo secolo, fino al primo maggio resteranno esposte a Torino, al Museo Accorsi, le 23 nature morte seicentesche della collezione "L'incantesimo dei sensi". Dal 9 aprile Parma ospiterà una mostra epocale come il "Medioevo delle Cattedrali", con sculture, arredi, recinzioni presbiteriali e altari dell' VIII e IX secolo. All'inizio dell'autunno nel Camposanto monumentale di Pisa torneranno, completamente restaurati, i mirabili affreschi danneggiati durante la seconda guerra mondiale e rimossi nel 1950. Inoltre dal 20 settembre le Scuderie del Quirinale a Roma apriranno le porte alla mostra "Cina. Verso il primo impero", con quattrocento reperti, fra cui spiccano ben ventidue pezzi del celeberrimo esercito di terracotta del primo augusto imperatore. A questo punto una domanda è d'obbligo: e gli immancabili impressionisti che fine faranno nel 2006? Niente paura, il testimone da un anno è passato da Treviso a Brescia ma gli appassionati del settore non avranno di che lamentarsi, anche se francamente il troppo stroppia. Dal 20 ottobre il Museo di Santa Giulia a Brescia presenterà infatti la mostra "Turner e gli impressionisti. La grande storia del paesaggio moderno in Europa". Forse l'interesse maggiore della rassegna, a parte i nomi dei soliti noti francesi, starà proprio nella qualità d

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