Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Non sono tagliata per fare l'attrice Mi sento bene solo a condurre»

default_image

  • a
  • a
  • a

Ma Roberta Capua si augura di poter restare nell'azienda alla quale la legano rapporti, ricambiati, di profonda stima professionale. Padrona di casa di «Buona domenica» per il secondo anno consecutivo, l'ex Miss Italia ammette di non avere velleità di attrice, anche se la fiction la incuriosisce, e di non conoscere il mondo del cinema. Il suo obbiettivo, svela, è di continuare a crescere come conduttrice, magari restando ancora nel cast del contenitore domenicale di Canale 5 gestito da Maurizio Costanzo. La Capua, inoltre, racconta il proprio rapporto con il gossip, con l'universo dello spettacolo, soffermandosi sulle ultime tendenze della Tv. Come vive le attenzioni riservate dai cultori del gossip tv ai personaggi noti della Tv e del cinema? «Il piccolo schermo sta prendendo una piega allarmante. È vero che oggi la molteplicità delle offerte tv satellitari consente una grande libertà di scelta. Il telecomando è sovrano. Ma gli spettatori sembrano gradire la tendenza al pettegolezzo. È il motivo per il quale prolificano trasmissioni dedicate al genere, che piaccia o no». Riesce a proteggere la sua privacy? «Come personaggio pubblico so di essere nel mirino. Ma so anche quali sono i luoghi da evitare per non essere intercettati da obbiettivi, riflettori e fotografi. Quando, ad esempio, si è concluso il mio rapporto sentimentale con Massimiliano Rosolino, mi è bastato rifiutare in maniera continuativa, per i primi tempi, interviste o memoriali ai vari settimanali rosa specializzati. Alla fine si sono rassegnati e mi hanno lasciata in pace. Mi rendo conto che parlare di se stessi fa parte di un gioco che però spesso finisce per essere più grande di noi. Preferisco che la gente mi apprezzi per la mia professionalità. Perciò cerco di limitare al massimo anche le presenze pubbliche». Le hanno mai proposto di condurre un reality show? «Avrei voglia di confrontarmi con un genere moderno che va per la maggiore. Dipende, però, dallo specifico approccio che si ha con i reality perchè non sono tutti eguali e consentono di compiere una scelta dignitosa. Credo sia sociologicamente interessante interagire con persone che vivono 24 ore su 24 sotto i riflettori. Tutto sta ad individuare la maniera giusta». Non le sembra che il genere abbia però inflazionato e dequalificato il mondo dello spettacolo? «I personaggi dei reality appagano la curiosità del pubblico, ma la professionalità va ovviamente cercata altrove. Quel che non sopporto, in artisti che vi partecipano per rispolverare la propria immagine è l'ipocrisia con cui celano tale verità, adducendo il pretesto di aver solo voluto mettersi in discussione». Concorda con la recente tendenza a lanciare fin subito dopo l'elezione, la nuova Miss Italia nel mondo dello spettacolo? «Oggi le nuove generazioni sono più spigliate e sicure. Ma certo un minimo di gavetta serve per conoscere il mestiere. Io ebbi l'opportunità di condurre con Claudio Cecchetto il programma "Vota la voce", ma capivo di non essere in grado di farlo». Il suo rapporto con la Tv? «Non molto continuativo. Seguo film e telefilm, tra cui CSI ed ER medici in prima linea. Per i programmi di approfondimento giornalistico mi faccio attrarre dagli argomenti, e non dai conduttori. Seguo quindi Vespa e Mentana a secondo dell'interesse delle tematiche trattate». Possibile che sia l'unica Miss Italia a non essere tentata dalla sirena della fiction? «Ammetto di non saper recitare. Il genere mi incuriosisce ma anche se ho avute parecchie proposte, credo che se un giorno dovessi accettare vaglierei bene i progetti. Ma per adesso voglio continuare ad essere conosciuta per la conduzione che è più nelle mie corde artistiche».

Dai blog