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«QUESTA è la Guerra vista attraverso i nostri occhi, non gli occhi di una tv o di un politico».

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Un ritratto provocatorio e di forte impatto emotivo di una guerra sanguinosa e caotica che è stato costruito sul campo: i due registi Michael Tucker e Petra Epperlein hanno vissuto per due mesi, da settembre a novembre 2003, al fianco dei Gunners, un battaglione di artiglieria di stanza nell'ex palazzo di Uday Hussein - soprannominato poi Gunner Palace - catturando nelle immagini le vite di questi 400 soldati, spesso giovanissimi. La personalità dei soldati emerge con straordinaria naturalezza nei rari momenti di calma apparente, durante i quali, ciascuno a suo modo, reagisce alla guerra esprimendosi come meglio sa e può: improvvisando un rap, come il Sergente Nick Moncrief, che ha lasciato a casa due figlie e una moglie; suonando la chitarra, come Stuart Wilf, arruolatosi a soli 17 anni; raccontando con serenità e pacatezza la sua vita da medico militare come la soldatessa Billie Grimes. Il lussuoso palazzo situato al centro di Baghdad ha fatto da sfondo surreale al film che segue le giornate dei militari, mentre nuotano nella piscina o giocano a golf, ma anche nel corso di raid contro sospetti terroristi, o in fuga da bombe, mine e cecchini e nelle operazioni di pattuglia.

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