Aniston, MacLaine e Costner: grande terzetto

UN FILM per citare un altro film, citando contemporaneamente il romanzo da cui quest'altro film era stato ricavato. Non solo, ma immaginando che i personaggi del romanzo siano stati ispirati da persone realmente vissute alla fine dei Sessanta nell'esclusiva città di Pasadena e che adesso, alla fine dei Novanta, siano quasi tutti ancora vivi e vegeti in quella stessa città e su e giù per l'America. Questo gioco - amabile e brillante - si è divertito a dipanarlo Rob Reiner, già tanto festeggiato a suo tempo per quel gioco altrettanto festoso che era stato «Harry ti presento Sally». Il film che cita è «Il laureato», diretto da Mike Nichols, il romanzo cui si riferiva, con lo stesso titolo, era firmato da Charles Webb, la protagonista era una non più giovane Mrs. Robinson (interpretata per lo schermo da Anne Bancroft), che seduceva un ragazzotto cui dava volto, esordendo al cinema, un quasi imberbe Dustin Hoffman. Mrs. Robinson l'autore letterario se l'era fatta suggerire da una signora di Pasadena, Katharine Ruttinger, adesso nonna molto giovanile di una signorinella, Sarah, in procinto di sposarsi, e il ragazzotto da un tale Beau Burroughs, ora magnate dell'informatica. L'intreccio segue in primo piano le vicende di Sarah che, scoperto quanto la sua famiglia avesse ispirato il romanzo e il film, si mette a cercare il magnate che, allora, dopo esser stato sedotto dalla nonna, aveva amoreggiato con sua madre, adesso defunta, facendole all'inizio pensare che potesse essere suo padre. Tutto però non tarda a chiarirsi e le crisi, di Sarah (e di altri personaggi), arriveranno a sciogliersi: senza danni per nessuno. Un gioco, appunto. Condotto avanti con un brio quasi inarrestabile. Ogni personaggio ha il suo segno e il suo colore, gli intrighi che coinvolgono tutti, tra equivoci, rivelazioni, dispetti e sorprese, sono puntualizzati con accenti lietissimi, sostenuti da una fitta serie di dialoghi costellati da battute frizzanti, pungenti e sempre spiritose, spinte, alcune fino alla beffa e al sarcasmo. Mentre tutti gli interpreti, pronunciandole, si abbandonano a una recitazione qualche volta sopra le righe, ma anche per questo furba e travolgente. Sarah, piacevolissima, è Jannifer Aniston che si ricorderà in «E alla fine arriva Polly», la nonna spumeggiante è una maliziosissima Shirley MacLain, il magnate che avrà finito per andare a letto con tutte le donne di quella famiglia è addirittura Kevin Costener ancora in possesso del suo carisma d'una volta. Un terzetto impagabile. G. L. R.