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«Io, nemico della mia grandezza»

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Il regista entusiasta di Scarlett Johansson: ci farà anche il prossimo film

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Con lui sono sbarcati nella capitale anche i due attori, Scarlett Johansson e Jonathan Rhys-Meyers. Ispirato al libro di Dostoevskij, «Delitto e castigo», il nuovo thriller di Allen è una commedia sulla fortuna e su ciò che di brutto e di bello può capitare. Il protagonista (Rhys-Meyers) è un irlandese trapiantato a Londra, che si sposa per ambizione, finché nella sua vita entra Nola (Johansson) di cui s'invaghisce perdutamente. Ma quando il giovane è costretto a scegliere tra le due, uccide l'amante. Mr. Allen, nonostante il crimine commesso, l'omicida del suo film suscita le simpatie dello spettatore: una scelta voluta? «L'unica cosa che mi separa dalla grandezza e dalla genialità è me stesso. Quando ho iniziato questo film volevo raccontare una storia sul tema della colpa e della fortuna, senza dare alcun giudizio morale. L'assassino la fa franca e con tutto ciò non resta inviso al pubblico perché Rhys-Meyers è bello, bravo, sensuale e fa dimenticare agli spettatori il crimine commesso: questa non è una reazione fequente. Anche la Johansson è stata molto profonda e sofisticata per la sua età. "Match Point" ricorda la pallina da tennis che a seconda di dove cade, sancisce la vittoria di uno dell'altro giocatore. Anche nella mia vita la fortuna è stata fondamentale: più che il talento mi ha aiutato la sorte. Si può lavorare sodo ed essere impegnati, ma per quanto ci s'impegni la fortuna destinata non la puoi cambiare. Come nel film, molti crimini rimangono impuniti, molti peccati vengono insabbiati e se non si ha una una coscienza, gli assassini continuano a svolgere la loro vita tranquillamente». Perché ha girato a Londra, invece che nella sua amata New York? «D'estate fa troppo caldo a New York, mentre Londra è più fresca. E poi alla mia famiglia piace viaggiare. A Londra girerò anche il prossimo film, "Scoop", sempre con la Johansson: è un thriller divertente. Le reazioni su "Match Point" sono state molto positive, me lo aspettavo: è un film ben riuscito, contrariamente ad altri che ho realizzato». È in Italia anche per esibirsi in due concerti: uno è stato ieri a Lucca e l'altro sarà stasera a Milano. Cosa le dà la musica più del cinema? «Sono sempre sorpreso quando vengo in Europa e trovo le sale piene per ascoltare i miei concerti. Penso che la gente venga per vedere me, perché in realtà sono un musicista mediocre, senza talento. Se rinascessi una seconda volta il mio sogno sarebbe quello di suonare, di essere un grande musicista». Quali sono vantaggi e svantaggi dell'età? «Non ci sono vantaggi: non si diventa più intelligenti, nè più profondi, ma solo più vecchi. Il mio pessimismo è lo stesso di quando avevo 10 anni. Le esperienze hanno confermato le mie peggiori paure». Quali, per esempio? «Temo che l'esperienza umana, e la vita tutta, siano assolutamente prive di significato. Per evitare il tradimento, il protagonista avrebbe dovuto pensare alla differenza che c'è tra adulterio e masturbazione: nel primo caso c'è il senso di colpa, la masturbazione, invece, è puro piacere».

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