Le strenne musicali si sprecano ma a vendere sono sempre i soliti noti
DOMINA L'ACCOPPIATA CD-DVD
La fine dell'anno consente di fare i conti, anche se la volontà è sempre quella di andare al di là delle cifre. I numeri dicono che siamo in presenza di una "ripresina", come talvolta si esprimono i politici, ma si tratta di numeri un po' taroccati, che qualche volta tengono in considerazione il prodotto in blocco, per esempio dvd e cd accoppiati, ormai quasi un classico, diretto ovviamente ad un pubblico in possesso di maggiori risorse economiche, quindi più adulto. Appaiare i due supporti sembra essere l'ultima trovata dell'industria discografica, costantemente alla ricerca di un valore aggiunto in termini di mercato. Qualche volta funziona, anche se il tentativo di riposizionare artisti che non vendono più, o che vendono molto meno, appare evidente. In termini tecnici il più 4% del fatturato discografico riguarda principalmente gli artisti molto noti, quelli che hanno mercato da anni e che soprattutto possono vantare ormai un pubblico intergenerazionale, tipo Renato Zero o Vasco Rossi( presente nei negozi con un triplo dvd e un doppio cd live), molto di meno gli artisti emergenti con una notorietà limitata. In sostanza a vendere sono sempre i soliti noti. La grande speranza dell'industria discografica non è tanto sul Festival di Sanremo, quanto sulle strenne natalizie, di cui i negozi in questi giorni sono carichi. Intanto c'è una novità: le strenne presenti in questi giorni negli scaffali non sono totalmente inutili, nel senso che al di là dello scopo per cui vengono confezionate, il regalo, presentano in larga parte delle caratteristiche storico-didattiche in grado di funzionare anche come partenza per una eventuale discoteca-base. Ma se si vogliono dischi importanti, adatti per il pronto uso ma anche per la conservazione, impossibile trovare qualcosa a meno di 30 euro. Imperdibile per tutti gli appassionati di rock «History», l'ennesima compilation su Elvis Presley, ma almeno basata su un criterio infallibile: 93 brani scelti fra i singoli che sono arrivati fra i top ten in Inghilterra, luogo dove il mito del cantante di Memphis è ancora altissimo. Già molto venduti i due cofanetti degli Abba: «Thank you for the music» (66 canzoni, ben 14 inedite) e «Complete studio recording», opera omnia del quartetto svedese. «In direzione ostinata e contraria» è l'imperdibile box di Fabrizio De Andrè: 54 canzoni, come dire tutti i classici e anche qualcosa in più. Apprezzabile lo sforzo di Paolo Conte nel cercare di inserire qualcosa di originale nel suo vastissimo repertorio; c'è riuscito pubblicando «Live Arena di Verona», dvd e cd, del ben noto concerto tenuto lo scorso 26 luglio. Affollatissimo anche il settore anniversari. Se il quarantennale di «Like a Rolling Stone», il capolavoro di Bob Dylan del 1965, ha fatto scaturire il bel libro di Greil Marcus, non è passato certo inosservato il trentennale di «Born to Run» di Bruce Springsteen. Viene riproposto rimasterizzato in accoppiata con due dvd. Semplicemente «Boxed» si chiama il cofanetto degli Eurythmics, comprensivo di tutti i loro otto album, dal 1981 al 1999, con l'aggiunta di ben 42 inediti. Infine Elio con le sue Storie Tese con il godibilissimo «Grazie per la splendida serata», raccoglie il meglio del tour 2005.