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Bonolis vuole il copyright sul suo Sanremo

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E, dopo la nuova bufera che sembra abbattersi sull'Accademia della canzone di Sanremo con l'esposto presentato dalla band salernitana dei Devon Rex (primi esclusi dalla dozzina dei finalisti), un'altra grana si profila all'orizzonte del prossimo Festival. Il fatto che il regolamento di quest'anno ricalchi in gran parte quello varato lo scorso anno (principalmente per la divisione dei cantanti nelle quattro categorie uomini, donne, gruppi, giovani con le eliminazioni e la finale) avrebbe provocato qualche malumore nell'entourage di Bonolis, che la considera una «copiatura» del format inaugurato lo scorso anno dal conduttore. Non a caso, nel regolamento dello scorso anno, il conduttore ottenne che venisse messo per iscritto, nella prima pagina, «da un'idea di Paolo Bonolis». Idea che potrebbe costare cara, ora, alla Rai. Nel frattempo l'esposto presentato alla Rai e alla Guardia di finanza dal gruppo Devon Rex (che accusa l'Accademia di avere ammesso tra i dodici finalisti artisti già in possesso di contratto discografico o già apparsi in trasmissioni televisive o spettacoli di richiamo, contrariamente alla regola che vorrebbe in lizza solo artisti sconosciuti al grande pubblico) avrebbe provocato la sospensione della «finalissima» prevista per venerdì, da cui avrebbe dovuto selezionare i tre vincitori che sarebbero salito sul palco dell'Ariston tra i Giovani. La finale di Sanremolab potrebbe trasferirsi da Sanremo a Roma. A sospendere le selezioni era stata proprio la Rai, la cui commissione esaminatrice (presieduta dal direttore artistico del prossimo Festival di Sanremo, Giorgio Panariello) avrebbe dovuto decretare i tre vincitori. Al momento sono ancora in corso le verifiche della Rai per accertare l' attendibilità dell'esposto. Intanto Panariello, ieri a margine della presentazione del nuovo film di Pieraccioni, ha detto: «A Sanremo cercherò di interpretare il ruolo del conduttore e cercherò di portare buona musica e buoni cantanti». «Ti amo in tutte le lingue del mondo», in uscita nelle sale il 16 dicembre, senta il ritorno al cinema del comico toscano dopo i tanti impegni televisivi: «Sono tornato in punta di piedi perchè non è detto che chi fa il sabato sera in televisione non può fare anche il cinema».

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