Ruggeri è giunto al «bivio» Dal palco al reality show
DA LUNEDÌ CONDUTTORE SU «ITALIA UNO»
Ma lui non sente nessuna aria di sfida, anzi con dieci puntate del reality che si prepara a condurre, ha intenzione di proporre un appuntamento garbato senza atmosfere sopra le righe. «Il bivio» è una sorta di «Sliding doors» all'italiana, un programma nel quale si mettono a confronto la realtà accaduta con quella che invece potrebbe essere accaduta. «Racconterò storie di persone comuni a cui un evento particolare ha cambiato l'esistenza. E ci divertiremo ad immaginare, attraverso una serie di filmati, cosa sarebbe accaduto se quell'evento non fosse avvenuto oppure si fosse presentato in tempi differenti», anticipa il cantautore alla sua prima esperienza come conduttore televisivo. «In studio sarò solo con i protagonisti delle vicende vissute, senza la presenza ingombrante di opinionisti o di ospiti che discutono animatamente ognuno per conto proprio, senza tener minimamente in conto il filo conduttore di quel che si sta dicendo», continua Enrico Ruggeri che intravede in questa mancanza di attenzione verso i temi della discussione, il maggiore limite della Tv di oggi. «Non avrei mai creduto di arrivare in Tv come padrone di casa, al punto che quando mi è stata proposta la trasmissione stavo per rifiutare. Solo dopo ho compreso che si trattava di un programma che sembrava scritto su misura per le mie corde professionali»", dice Ruggeri. Il cantante di cui è recentemente uscito il disco «Amore e guerra», sulla Tv ha le idee chiare. «Oggi la televisione è alla disperata ricerca di consensi. La necessità di fare ascolto spinge spesso a fare scelte inopportune. Insomma bisogna piacere ed in tempi brevi. In questo senso, spesso la Tv fa leva sui nostri istinti peggiori Ed è deprimente pensare che oggi si può conquistare la notorietà non perché si è bravi e si posseggono delle qualità. Diventare famosi non è un diritto ma è l'arrivo di un lungo percorso fatto di sacrifici e di lavoro. Assurgere a visibilità immediata porta come conseguenza ad una cannibalizzaazione dei tanti personaggi che spesso finiscono per fagocitarsi a vicenda per poi rientrare nel cono d'ombra dal quale sono fugacemente usciti. In questo senso mi rendo conto che spesso i bambini possono avere dinanzi alla Tv una visione distorta della realtà e dei valori», afferma Ruggeri che sta portando in giro per l'Italia anche uno spettacolo teatrale dal titolo uguale a quello del disco. Mar. Cat.