Donna Franca: vorrei una miss al Quirinale
Folta e ricca di volti noti la platea, a cominciare da Manuel e Christian De Sica e dall'eterno ragazzo della canzone italiana, Gianni Morandi che, dopo aver ricevuto un affettuoso buffetto dal presidente Ciampi, è apparso ottimista sui finanziamenti per lo spettacolo da parte del governo: «Mi pare ci abbiano ripensato, perché la cultura è fondamentale per la crescita del Paese». Poi, riguardo al festival di Sanremo, ha detto: «Resta sempre una grande vetrina, sono tanti anni che ci vado e per la prossima edizione vedremo». Sorridente e appagato è apparso anche il poliedrico Giorgio Faletti che, dopo i suoi felici trascorsi da comico, cantante e autore di canzoni, è stato premiato per la letteratura. «E' più facile ricordare i trionfi che i tonfi — ha esordito Faletti—. Ed ora per me è un momento felice, vivo all'Elba, non in ritiro come Napoleone, ma scrivendo accanto ad una donna stupenda, mia moglie. Dopo aver venduto 3 milioni di copie, i diritti del mio thriller, «Io uccido», sono stati acquistati da De Laurentiis per la realizzazione di un film e anche il mio secondo libro, «Niente di vero tranne gli occhi», è stato comprato dalla Fox. Per la regia hanno fatto nomi di grandi star hollywoodiane, oltre a quello di Cronenberg. Ne sono felice e spero che mi chiedano di leggere la sceneggiatura definitiva». Dopo i premi De sica, il presidente Ciampi ha consegnato il titolo di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana a Roberto Benigni, mentre l'onoreficenza di Commendatore è andata al direttore generale del dipartimento per il Cinema, Gaetano Blandini, e quelle di Grande Ufficiale al presidente di Cinecittà Holding Carlo Fuscagni, al direttore di Rai Fiction Agostino Saccà, al regista e attore Michele Pacido, il quale ha dedicato il riconoscimento a suo padre, «che ci teneva tanto a queste premiazioni. La mia generazione ha invece sdrammatizzato le onoreficenze. Ma ora sono particolarmente contento che il cinema venga premiato dalle più alte Istituzioni. Adesso, sto lavorando al progetto di Tor Bellamonaca, dove stiamo creando con Veronesi, Rubini, Bentivoglio e la Buy, un presidio di volontari sulla diffusione della cultura e del cinema». Quando Benigni ha detto, infine, che l'anno prossimo gli piacerebbe ricevere un'onoreficenza al Quirinale dalla Signora Ciampi, l'elegante Donna Franca ha sorriso, aggiungendo che sarebbe contenta se fosse dato «maggiore spazio alle donne. Non so perché ci relegano sempre ai piani bassi: viviamo ancora in una struttura maschilista, ma dipende anche da noi donne migliorare le cose. Vedo che giorno dopo giorno le signore belle, brave e intelligenti, si moltiplicano in ogni settore professionale. Spero sia quindi questione di tempo perché pure le donne possano raggiungere i migliori obiettivi nelle loro professioni» e ,magari, anche nelle più alte cariche istituzionali.