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Consolidare la stagione d'oro grazie all'effetto-nostalgia: è la strategia di Viale Mazzini

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La nuova Rai punta sui classici

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Topo Gigio rispolverato dalla soffitta e riportato allo Zecchino d'oro. Mike commosso e osannato da tutta la Rai, con tanto di richiesta a Berlusconi per averlo in prestito al nuovo Rischiatutto. La tv di qualità che strizza l'occhio al passato, che per ispirarsi prende linfa vitale dalle trasmissioni di successo degli anni '70. Come uno studente che sfoglia la sua enciclopedia. Del resto la tv è nata nel 1954 e il ragazzo di allora è il pensionato di oggi. È un telespettatore ancora giovane che rivive volentieri l'epopea di trasmissioni che l'hanno accompagnato per anni e anni. I suoi migliori anni. Quindi vorrebbe rivedere le inchieste di Zavoli, i quiz di Mike e, perché no, Portobello e Canzonissima. E proprio su questi ultimi due programmi storici della tv che una certa frangia della Rai, quella più nostalgica, sta lavorando allo scopo di escogitare la formula giusta per riproporli al grande pubblico trent'anni dopo. La strada intrapresa da RaiUno, infatti, è una strada destinata a rinverdire i vecchi successi. Se non altro nel gradimento. Il nuovo corso della vecchia e usurata Domenica In ne è la riprova. Spezzettarla in tre tronconi è risultata la mossa vincente di Fabrizio Del Noce che ha sposato la trovata del capostruttura di RaiUno, Massimo Liofredi. Tre fasi ben distinte che hanno frantumato le velleità della concorrenza. Sovvertendo ogni pronostico. Buona Domenica e Serie A sembravano imbattibili. Eppure Mara, Giletti e Baudo hanno catturato gran parte dei telespettatori, abbracciando tutto il pubblico. Per esempio la fascia della Venier sembra perfetta per le donne che non vogliono vedere la Ventura, la regina del calcio e dei mariti. Indietro tutta, dunque in casa Rai. E un addio senza arrivederci a quei programmi trash-spazzatura. Con l'ipotesi che prossimamente sul viale del tramonto si possano trovare anche i reality. Per carità l'Isola dei Famosi ha ancora un futuro, magari non longevo per via dei primi campanelli d'allarme sul gradimento che hanno cominciato a suonare. Il pubblico comincia un po' a stufarsi di assistere alle olimpiadi dei perdenti. Sfigati che si azzuffano per un osso già spolpato. Sempre le stesse cose, i medesimi complotti. E col sospetto che ci sia molta fiction anche in quelle performance. Come i telespettatori si sono stancati di assistere a tutte quelle baruffe tra ospiti. Il regno dei maleducati e dei prepotenti che non ti fanno finire un discorso. La tv degli urlatori, del «vince chi strilla di più». «Il pubblico - spiega Michele Guardì - ama le cose nelle quali si identifica. Si è stancato di assistere agli spettacoli indecenti. Nelle case non si entra in maniera violenta. Bisogna applaudire al ritorno della televisione di qualità. Baudo per esempio ti confeziona un prodotto sul quale ha lavorato. Lo fa senza strafare, con grande personalità. Le sue interviste sono belle e piene di spunti. Sono pensate. E scusate se è poco». Dicevamo di Rischiatutto, Portobello e Canzonissima. Tre trasmissioni che nessun teleutente dimenticherà mai. Ma dando quasi per scontato il ritorno di Mike, non resta che trovare un presentatore degno di essere accostato a Enzo Tortora. Chi se non Baudo? «Pippo fa le sue trasmissioni - sentenzia Guardì - Difficilmente si cimenta in programmi che hanno un'altra impronta che non sia la sua. Come del resto avrebbe fatto Tortora. Tuttavia riproporre Portobello potrebbe risultare un'ottima idea. Un po' meno Canzonissima per due motivi: la crisi della musica e l'antipatia che hanno cantanti e discografici nel mettersi in gara. Oggi se chiediamo al pubblico di canticchiare tre canzoni lo mettiamo in difficoltà. Allora venivano in mente tanti motivi». Portobello, dunque, avviato verso una nuova era. Se Pippo non dovesse accettare la sfida, potrebbe essere Carlo Conti a raccoglierla secondo gli addetti ai lavori. Come terza ipotesi spunta Magalli. Il programma di Tortora, Renée Longarini ed Elio Patruno sarebbe di massima attualità anche adesso. Talk-show, ricerca, proposta, personaggi:

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