«Vi svelo la verità su Maradona e Fidel»
La conduttrice che, domani sera, sarà al timone della serata finale del programma con Bruno Vespa presidente di giuria, dal prossimo 3 dicembre, fino al sei gennaio, gestirà un'edizione particolare dello show «Ballando con le stelle-I Campioni» in cui tornano in pista i finalisti della passata edizione, la vincitrice, Hoara Borselli, Igor Cassina, Gianni Ippoliti e Francesco Salvi. I quattro si disputeranno il titolo di «Super Campione» con i colleghi dell'attuale edizione: Stefano Masciarelli, Cristina Chiabotto, Fabio Fulco, Vincenzo Peluso e Loredana Cannata. In un'età in cui per una conduttrice la carriera sembra arrestarsi, lei ha battuto la «corazzata» della De Filippi «C'è posta per te». Come ha fatto? «Sono consapevole che bisogna lottare per restare nel mondo dello spettacolo, perennemente ancorato all'immagine femminile del sex symbol. Per una donna a 50 anni l'impresa è più complicata: non basta l'esperienza, bisogna trovare un percorso che ne caratterizzi la presenza in video. "Ballando con le stelle", nato come esperimento per il quale riusciva difficile persino auspicare la sopravvivenza in video, ha rappresentato per me la giusta maniera di rimettermi in gioco. Il programma ha avuto successo perché ha intercettato la rinnovata passione degli italiani, soprattutto del Nord Est, per il ballo, conquistando nelle 10 puntate andate in onda, il 31,5% di share». Cosa pensa della De Filippi, sua antagonista? «È stupefacente che i miei ballerini abbiano battuto una professionista che è riuscita a cambiare formula continuamentee che contava su un cast strepitoso». Qualcuno ha collegato l'abbandono di Maradona dal suo programma con il successivo attivismo politico del giocatore contro il presidente degli USA Bush. Lo ritiene possibile? «L'improvviso aggravamento delle condizioni di salute non ha permesso a Maradona di restare per tutte le puntate, secondo gli impegni presi lo scorso giugno. Pur scartando decisamente l'ipotesi, capisco il percorso del giocatore vissuto a Cuba per anni, dove si è disintossicato dalla droga e dove è diventato amico di Fidel Castro». Ci dà un suo giudizio sui finalisti? «Di Masciarelli ho apprezzato la serietà. Nella solarità di Cristina Chiabotto ho rivisto mia figlia Angelica ed i miei vent'anni». Che tipo di mamma è Milly Carlucci? «Mi considero una genitrice apprensiva ma orgogliosa di non aver mai ostacolato i figli. Angelica, a 15 anni, è andata a studiare a Londra, dove si trovava il 7 luglio, giorno degli attentati alla metropolitana. Poiché stava seguendo dei corsi, ha riacceso il cellulare solo molte ore dopo la notizia delle esplosioni. Ho vissuto momenti drammatici». E lei ama il ballo? «Avendo fatto pattinaggio artistico è nel mio Dna». Accetterebbe una candidatura alle prossime elezioni? «Basta un politico in famiglia, mia sorella Gabriella». Qual è la sua opinione sulle quote rosa? «Pur ritenendo che siano il segnale di una discriminazione ancora esistente, le ritengo necessarie». Finirà secondo lei la stagione dei reality show? «Come tutte le mode, c'è un inizio ed una fine che non saprei pronosticare. Credo, però, che la connotazione di servizio pubblico della Rai li terrà lontani da discutibili eccessi».