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Scarpette rosa in punta tra innovazione e tradizione

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Per il grande repertorio spiccano i titoli della grande storia del balletto di tutti i tempi ovvero «Giselle» di Coralli-Perrot-Fracci (dal 1 marzo), le riprese del «Lago dei cigni» e della recente discutibile «Cenerentola» di Gai-Rodriguez (in ottobre) per chiudere sotto Natale con «Lo Schiaccianoci», il più natalizio dei balletti di tutti i tempi. L'unica novità sul grande spazio del Teatro resterebbe quindi «Dal Faust di Goethe» (dal 10 maggio) su musiche di Liszt per la coreografia dell'inglese Wayne Eagling. All'apparenza più ricca di qualche felice sorpresa, la ministagione parallela del Nazionale. Vi sarà quest'anno una scorpacciata di musiche di Shostakovic, a causa della ricorrenza del primo centenario della sua nascita. Addirittura cinque i titoli in programma, alcuni dei quali allo stadio di abbozzo, di cui ben tre in gennaio: «Re Lear, il suo clown e le sue tre figlie» sulle musiche di scena per la tragedia shakespeariana, una produzione sulla «Suite di romanze» su poemi di Alexandr Blok e una sui sei poemi di Marina Cvetaeva. A febbraio faranno seguito la ripresa di «Amleto, principe del sogno» (una ripresa forse a soli motivi di risparmio) e una produzione su poesie di Buonarroti. In aprile assisteremo al divertente «Graduation Ball» e al «Carnevale degli animali», titoli per spettatori di tutte le età ed in aprile «La primavera romana della signora Stone» tratto da una commedia di Tennessee Williams su musiche di Cole Porter e Richard Addinsel. Senza dire poi del saggio dei giovani virgulti della Scuola dell'Opera in giugno per chi ama veder spuntare i talenti.

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