E Fiorello ricorda a Paolo l'hit «Bucatini disco dance»
Arriveremo a Roma tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio 2006», anticipa Fiorello, mattatore ogni pomeriggio, assieme a Marco Baldini, di «Viva Radiodue», trasmissione divenuta un vero cult nel panorama radiofonico per la carica di sdrammatizzante ironia con cui affronta anche gli argomenti più delicati e le polemiche che imperversano sul piccolo schermo. Fiorello che trasmetterà due giorni dalla sede Rai di Firenze, ospitando domani il giocatore Luca Toni, continuerà ad avere in studio in futuro anche personaggi del mondo della politica. Dopo la presenza di Giulio Tremonti qualche giorno fa, sono infatti previsti altri politici di alto livello che interagiranno in maniera inusuale con il conduttore. Nella puntata di ieri, il padrone di casa ha saputo con intelligente ed efficace ironia cavalcare il caso Bonolis, ospitando in una trasmissione di Viale Mazzini, un personaggio della concorrenza venuto tra l'altro, a pubblicizzare un suo programma prossimo all'esordio su Canale 5. «Quando parliamo di Tv bisogna sempre essere leggeri e non drammatizzare» puntualizza Fiorello che resterà alla guida di «Viva Radiodue» fino a metà dicembre per poi riprendere la trasmissione dopo la pausa delle festività di fine anno per mantenerne la conduzione fino alla conclusione della stagione, nel maggio 2006. Accogliendo Bonolis, Fiorello ne ricorda i trascorsi canori, riferendosi in particolare alla canzone «Bucatini disco dance» con cui il conduttore riuscì persino ad entrare nelle classifiche delle hit parade. Tra i personaggi nuovi inventati in questa edizione di «Viva Radiodue», ne spiccano soprattutto due. Il primo è «Lo smemorato di Cologno» un Berlusconi che ha dimenticato di essere Berlusconi ed ogni giorno, fingendo di non ricordare la propria identità fa delle annotazioni sulla vita politica e televisiva. Il secondo è Gianni Minà che interviene da Cuba, isola diventata il suo buen retiro. Meno convincente invece, appare l'imitazione del principe Alberto di Monaco che, ogni qualvolta parla delle sue sorelle, di Stephanie in particolare, ne mette in risalto la tendenza ad innamorarsi di persone di basso rango. Mar. Cat.