«The King», thriller sulle sette americane
NEL FILM LA COPPIA HURT-BERNAL
Il thriller, presentato all'ultimo festival di Cannes, uscirà venerdì in 50 copie distribuite da Dnc ed aprirà giovedì sera il Roma Film Festival. La storia è quella di David Sandow (Hurt), pastore della chiesa texana Corpus Christi (che fa capo a una delle tante sette dei Cristiani Rinati), il quale all'inizio non vuole far entrare nella "casa di Dio" Elvis (Bernal). Il ragazzo è in realtà suo figlio, avuto tempo prima da una relazione e il ritorno del giovane porterà ansie e squilibri, trasformando in tragedia greca la pace religiosa della sua famiglia, composta dalla moglie (Harring) e dai figli, Paul e Malerie. «In un quadro del genere, il dramma si accelera vertiginosamente - ha raccontato ieri lo scenneggiatore Addica - Il figlio rifiutato intreccia, infatti, una relazione con l'ignara sorellastra sedicenne, Malerie (Pell James), dopo aver ucciso - per difesa - il fratellastro Paul, proprio mentre, ipocritamente ravvedutosi, il pastore decide di accettare il ragazzo in casa e in chiesa. Nel film abbiamo messo in evidenza anche il dibattito, tuttora aperto nelle università americane, tra il darwinismo e la visione cristiana del "disegno intelligente". Il film non è ancora uscito negli Usa, dove potrebbe creare polemiche visto che le sette dei Cristiani Rinati sono state di sicuro lo zoccolo duro del bacino elettorale di George W. Bush. Ma la sceneggiatura l'abbiamo scritta prima della sua elezione. E comunque, questo è un film sulla famiglia, non sulla religione o sulla politica. È, forse, una metafora dell'America: come il pastore ha dovuto fare i conti con il suo passato, così gli Usa per diventare una grande potenza hanno fatto scempio di tante culture e finché non si assumeranno tutte le responsabilità, ci troveremo ancora per molti anni in mezzo a delle guerre di religione». Infine, per Pell James il suo personaggio nasce nel segno dell'ambiguità, ma non «ho voluto giudicarlo fin dall'inizio. Sono di famiglia cattolica e sto cercando di capire se lo sono anche io».