SODDISFATTA FRANCESCA NERI
»,il film di Luca Guadagnino ispirato al best seller di Melissa Panarello «Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire», che con oltre 1 milione e 800 mila euro ha fatto il maggior incasso del fine settimana. «Me lo aspettavo - spiega - però non è stato facile. Anzi, questa avventura è stata abbastanza difficile e lunga». Avete battuto i pinguini. «Si ma è diverso... Avevano un altro pubblico, tra l'altro il film sui pinguini l'ho visto ed è molto bello. A vedere Melissa ci sono andati soprattutto i ragazzini, ed è quello che volevamo. Un pubblico giovane, dai 14 ai 25 anni, almeno da quello che ho potuto capire seguendo le uscite nelle varie città». Diceva che è stata un'avventura lunga... «Sì, è comincia due anni fa: ho letto il libro quando era appena uscito e ho preso subito i contatti per acquistare i diritti. Il libro era partito bene ma non era ancora quel grande successo editoriale che si sarebbe rivelato più tardi. Soprattutto non era ancora stato venduto all'estero. Insomma non era nulla rispetto a tutto quello che è avvenuto dopo». Complimenti per il fiuto, ma cosa l'aveva colpita nel libro? «Quando l'ho letto ho rivissuto delle cose dell'adolescenza, probabilmente mie: quelle pagine mi hanno molto colpito e emozionato in senso sia positivo che negativo. Il libro non aveva una storia (mentre il film adesso ce l'ha) però raccontava bene le emozioni di un'adolescente, le raccontava dal di dentro, in prima persona, dal punto di vista di una ragazzina mentre in passato al cinema l'adolescenza è stata raccontata soprattutto dall'esterno». Si è parlato di un rapporto burrascoso con l'autrice del libro, Melissa Panarello. «Sì, in effetti è stato un rapporto burrascoso, come prevedevo e come succede anche con gli scrittori più affermati. Tra l'altro, essendo questo un libro autobiografico, era difficile distaccarsene. Ma il cinema ha regole diverse da quelle della letteratura e il libro andava per forza trasformato, andava costruita una storia, e noi l'abbiamo fatto aggiungendo tra l'altro dei personaggi che nel libro non ci sono. Per raccontare Melissa bisognava costruire un contorno che ci aiutasse». In un primo tempo doveva essere l' autrice del libro a interpretare la protagonista del film? «Sì all'inizio, nell'entusiasmo, si era parlato anche di questo, ma non credo che lei lo abbia mai preso realmente in considerazione. Grazie a dio poi abbiamo trovato un'attrice fantastica (Maria Valverde ndr)». Cosa produrrà ora con la sua società, la Bess Movie, che lei ha chiamato così in omaggio al personaggio interpretato da Emily Watson nelle «Onde del destino» di Lars von Trier? «Ho tanti progetti. Mi spinge soprattutto la volontà di far conoscere giovani come il regista Luca Guadagnino, che spero con questo film riesca ad affermarsi definitivamente, o come gli attori, da Primo Reggiani a Elio Germano, quasi tutti sconosciuti. Sono il futuro del nostro cinema. Per me è un piacere dare loro delle possibilità ed è una delle ragioni trainanti di questa mia nuova avventura. Il cinema italiano ha bisogno di una nuova linfa vitale e noi speriamo di potergliela procurare». Intanto un'altra intervista a Francesca Neri, quella realizzata l'altro ieri da Mara Venier a «Domenica in», fa discutere. Il senatore Michele Bonatesta (An), della Commissione di Vigilanza sulla Rai, ha protestato e chiesto l'intervento del dg Rai Meocci perché sulla rete ammiraglia si è pubblicizzato un film vietato ai minori. Mara Venier ha difeso il suo lavoro affermando che «l'intervista a Francesca Neri era delicata e garbata». R. S.