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Un angolo di natura tra gli stand dello shopping

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Le composizioni floreali diventano parte integrante dei negozi di abbigliamento. Da Miyake vere e proprie sculture

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Non è un paradosso, ma una tendenza che ha preso il via a New York per poi superare l'oceano atlantico e arrivare nel vecchio continente. Soprattutto a Londra e Parigi. Ne sa qualcosa chi entra nel specialty store giapponese Takashimaya al 693 della Fifth Avenue, la strada del lusso della Grande Mela, dove il primo approccio è proprio con il reparto dedicato ai fiori con tanto di vetrina affacciata sul marciapiede. Fiori non proprio introvabili, ma semplici come rose, margherite e ortensie che grazie alla creatività del personale addetto vengono trasformati e rielaborati in composizioni dall'eleganza incomparabile. Un connubio tra moda e fiori tanto amato dall'americano, ma trapiantato a Parigi, Jeff Leatham votato come il miglior floreal-designer europeo nel 2003 e nel 2004. E proprio lui è stato chiamato per abbellire con le sue creazioni la boutique milanese di Burberry in occasione dell'inaugurazione. Composizioni che alle volte possono essere delle vere e proprie sculture come quelle dell'artista giapponese Azuma Makoto la cui mostra «Shiki» fatta di opere realizzate con piante e fiori e allestita nella boutique neworkese di Issey Miyake sta avendo un grande successo. Solo la prima tappa di un progetto che toccherà dal 12 al 24 dicembre la boutique culto parigina, Colette.

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