«COSE DALL'ALTRO MONDO»
Attraverso un preciso percorso cronologico, la mostra ripercorre i principali filoni del genere: dai padri ai grandi classici come King Kong, Frankenstein e Blob, da 2001 Odissea nello spazio, E.T. e Robocop ai recenti Independence Day, Matrix e The Day After Tomorrow. Per di più, in omaggio a «La vendetta dei Sith», ultimo appuntamento della saga di Guerre Stellari, negli spazi museali trova pure spazio la più vasta raccolta privata (oltre 600 pezzi) di giocattoli da collezione in stile Star Wars. Il tutto completato dal catalogo ufficiale della mostra, introdotto da un saggio di Goffredo Fofi. L'allestimento del Museo del Cinema, oltre due milioni di visitatori dal luglio 2000, quando ha aperto i battenti in quello che è il luogo-simbolo di Torino, è stato curato dall'architetto svizzero François Confino e interessa una superficie di oltre 3.000 metri quadri. L'itinerario espositivo è disposto su diversi livelli che illustrano la storia del cinema: 12.000 film, 20.000 apparecchi e oggetti d'arte, 750.000 documenti fotografici, 26.000 volumi, 30.000 periodici e riviste, 350.000 manifesti e materiali pubblicitari. Il tutto destinato ad arricchirsi con continue acquisizioni. Ed è qui che nel 2004 il regista Davide Ferrario ha ambientato il film «Dopo mezzanotte», che ha fatto conoscere tale realtà al grande pubblico di tutto il mondo. Inoltre il Museo ha recentemente intrapreso un'opera di potenziamento dell'offerta didattica rivolta alle scuole. La struttura presieduta da Sandro Casazza e diretta da Alberto Barbera, già direttore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, si è distinta a livello internazionale per l'organizzazione di una trentina di mostre quali Italian Cinema Divas, Prima che Ingmar diventasse Bergman, On the Roads of Kiarostami. L'attigua Sala Tre del Cinema Massimo, quasi settecentomila spettatori in quattro stagioni, ha invece ospitato più di 150 tra retrospettive, rassegne e personali dedicate ai grandi protagonisti. La visita-tipo parte da quella che viene chiamata la sezione archeologica, composta da una serie di affascinanti dispositivi della preistoria del cinema, mentre nell'Aula del Tempio, il cuore della Mole, i visitatori si possono sdraiare su speciali poltrone-letto per assistere alla visione di filmati in 35 millimetri e per ammirare le scenografiche immagini che animano l'interno della cupola.