Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

OSPITE DI BAUDO

Esplora:
default_image

Fiorello scatenato «Paolo resta? Allora l'Italia è salva»

  • a
  • a
  • a

Fiorello, con tutta la band di «Viva Radiodue», è stato protagonista assoluto dell'ultima parte del contenitore festivo di Raiuno, rete sulla quale ha condotto nella primavera del 2004, il suo show «Stasera pago io, Revolution». Sintonizzato sulla medesima lunghezza d'onda del padrone di casa, a cui lo lega una grande amicizia, Fiorello non si è risparmiato: si è esibito in una serie di gag, di parodie, di improvvisazioni, con l'obbiettivo evidente di dimostrare che non torna a fare Tv soltanto perché in questo periodo il piccolo schermo è lontano dalle sue aspirazioni professionali, e rappresenta una maniera di concepire l'intrattenimento a lui non consono. Attualmente, insomma, preferisce la Radio, sulle cui frequenze oggi torna con l'appuntamento quotidiano «Viva Radiodue», in onda ogni giorno dalle 13,45 alle 15. Lo show man non disdegna, però, di utilizzare la Tv per pubblicizzare sia il programma radiofonico, sia il suo tour teatrale la cui prossima tappa è il 25 novembre a Firenze. All'inizio della «Domenica in» di Baudo c'è stato subito un collegamento con via Asiago, dallo studio da cui va in onda «Viva Radiodue», durante il quale, Fiorello, provocatoriamente, tentava di sintonizzarsi su Canale 5, dove Bonolis era già in onda, per cercare di capire se il conduttore di «Serie A» lasciava o meno il programma. «In Tv non mi fanno venire più in questa Rai di regime», ironizza, e poi canta in diretta, un motivetto tormentone, nuovo di zecca, sulle annunciatrici che puntano il dito mentre annunciano i programmi. Un brano ironico sui personaggi di viale Mazzini, che include anche il direttore di Raiuno Del Noce che si conclude così: «Caro Baudo nazionale condurrai il mio funerale». Ed intanto in segno scaramantico sventola una mano con l'indice ed il mignolo puntati. Fiorello è apparso accanto a Baudo soltanto nella parte finale di «Domenica in», nello studio della Dear da cui vanno in onda la seconda e la terza fascia del contenitore festivo. «Ho uno scoop incredibile, nelle teche Rai ho trovato una cassetta con l'audio di quando tu e Katia facevate l'amore» ha esordito, scherzando, Fiorello accanto ad un Baudo che ha tenuto desta anche l'attenzione sulla concorrenza, annunciando alla fine del programma che Bonolis non si dimetteva ed ironizzando che il Paese era salvo. Fiorello ha, inoltre, ironizzato sulla Tv di oggi, soprattutto sulla potenza del gossip e del reality show che prende di mira specifici personaggi, focalizzando troppo su di essi, l'attenzione dei mass media. E facendo così implicitamente capire i motivi per cui vuole stare ancora lontano dalla Tv. Si è soffermato anche sul programma di Adriano Celentano, dicendo che gli è piaciuto ma che la scenografia non rappresenta Brugherio, ma è la stessa Brugherio i cui abitanti si sono trasferiti a casa del conduttore di RockPolitik. Ha inoltre ironizzato sul tormentone «rock o lento» inventato da Celentano, ha scherzato sul divorzio di Baudo e, soprattutto ha stimolato la curiosità dei telespettatori sull'esordio di «Viva Radiodue» il cui primo ospite, oggi, sarà il direttore generale della Rai, Alfredo Meocci. Mar. Cat.

Dai blog