Alta quota
È solo questioni di scelte. Preferite lo stile newyorkese dei nuovi geni dello snowboard? Oppure l'equilibrio e la compostezza dello slalomista? Gusti a parte, la montagna è servita. Per tutte le età intramontabili gli sci, compresi quelli di fondo, per i più piccoli slittini e bob. Mentre lo snowboard conquista anche i più grandi, il freestyle resta il sogno proibito dei giovanissimi. In tanti poi, albergatori compresi, quest'anno sono pronti a scommettere sullo snow walking, o meglio le camminate brucia-grassi con i bastoncini microscopici. Oltre alla neve, ingrediente indispensabile, per praticare gli sport invernali occorre un abbigliamento ad hoc, comodo, pratico e sempre più spesso alla moda. Non passa inosservata la donna pensata da Emilio Pucci, che ha appena firmato un accordo di licenza con Rossignol. Le giacche in tessuto lucido trattate con teflon antivento e gore-tex, ne garantiscono l'impermeabilità. La tuta nelle classiche fantasie del marchio ha il cappuccio ed è rinforzata sulle spalle, sui gomiti e sulle ginocchia. Come negli anni '80, quando a dettare legge era la moda dei «paninari», torna e conquista un posto al sole il piumino firmato Moncler (prezzi a partire di 350 euro): unisex adatto per qualsiasi attività sciistica e nei mille colori realizzati dalla casa, tendenza vuole che s'indossi anche in città. Senza tempo il modello di Ciesse. Il capo d'ultima generazione ha le maniche ergonomiche preformare, il cappuccio staccabile di volpe, il taschino porta ski-pass ed il lunotto interno con tasca contenente scalda collo (630 euro). Colore per Napapijri che accanto alle giacche con triple tasche, cuciture rinforzate e cappuccio (460 euro), propone i pantaloni, stretti come fuseaux tinta unita (200 euro). Contro il freddo Colmar propone un'intera collezione in tessuto impermeabile e antifreddo. Fondamentali le calze, sia per lei sia per lui, di Gallo quelle in lana merinos (19 euro). Chi ama le griffe anche ad alte quote non potrà fare a meno del casco e dei doposci firmati Dior, del cappello di montone e pelliccia di Hermes, utile per le passeggiate pomeridiane, della calda sciarpa in cachemire della Malo o dei guanti ipertecnolocigi con dita preformate e dettagli di pelle di Prada. Gli esperti consigliano, poi, di riparare gli occhi. Zebrate o tinta unita le mascherine di ultima generazione sono adatte sia sulle piste da sci, sia per chi effettua trick più estremi negli snowboards parks. Uno sport costoso, non c'è dubbio. Già, perché una lezione di sci non costa meno di 45 euro, più economiche, invece quelle collettive. Se, invece, si opta per lo snowboard o il freestyle i prezzi si raddoppiano. Nel pacchetto spesa c'è da includere anche lo ski-pass per gli impianti di risalita, solitamente incluso nei pacchetti vacanze, si aggira attorno ai 20 euro giornalieri, con un'aggiunta del 20%-30% nei giorni festivi. E gli sci? In questo caso come per gli scarponi, alcuni optano per quelli in affitto, mentre i veri patiti arrivano a spendere anche più di 1.000 euro per l'ultimo modello. Edizione limitata e numerata, solo 100 paia, per lo sci della Stone Island, realizzato artigianalmente nelle Dolomiti, avorio con attacchi blu e bianche su piastra in alluminio anodizzato (1.930 euro). Mano al portafoglio resta sempre l'alternativa degli acquisti on line. In questo caso basta cliccare sul sito www.ebay.it e il gioco è fatto.