Britti dal vivo diventa jazz
Alex in perfetta forma dopo due incidenti. Sarà a Roma il 25 prossimo
Lo show è una macchina perfetta di suoni che gira a mille. Un live in chiave «jazz» ben oliato che si è aperto con una carica di adrenalina dettata dai singoli «Mi piaci» e «Gelido». Il cantautore romano ancora una volta si è misurato con il suo talento e il successo è stato al di sopra delle aspettative, considerando che, a distanza di pochi mesi, sia rientrato in perfetta forma dopo due incidenti che gli avevano causato un riposo forzato. «Le cose che ci uniscono», «E poi cercami» che danno la carica ai fans. Da qui si snodano due ore di un set che tocca tutte le corde del sentimento, muove i piedi e le mani, allarga i cuori. Il repertorio di Britti si presenta più «elettrico» con palpitanti arrangiamenti frutto della sua collaborazione con il dj Loris Malaguti, Maurizio Dei Lazzaretti (batteria), Fabrizio Bianco (chitarra), Roberto Gallinelli (basso), Carlo Di Francesco (percussioni), Luca Scarpa (piano e tastiere). Un quadro rosso e blu dell'artista Marion Bloem, fa da sfondo alla scenografia realizzata da Stefano Steo Zacchi. Da un lato c'è una struttura fissa con raffigurato un cuore sacro dell'iconografia messicana e dall'altro due quinte sempre dello stile del fondale dipinto dalla Blum sono in perfetta sintonia con il brano «Milano». L'atmosfera è informale, il pubblico e disteso e riconosce sin dalle prime note il repertorio di Alex. «Ci tenevo a tornare con una band come questa», ha spiegato Britti ad inizio concerto. Così l'artista arpeggia con la sua chitarra come solo lui sa fare, alternando l'esecuzione dei brani a emozionanti momenti di improvvisazione. Frequenti cambi di chitarra, suggestivi giochi di luce, ma protagonista assoluta: la musica. Energia pura con giochi di suoni, scrach con i cori, effetti musicali inaspettati, ma anche intimismo quando, accompagnato dal contrabbasso elettrico e un'altra chitarra (oltre alla sua, inseparabile Martina), Alex Britti canta, accompagnato da tutto il pubblico in teatro, «1 su un milione». E poi con la voglia di raccontarsi Britti descrive l'emozioni della sua carriera e del suo nuovo lavoro «Festa». «Siamo quasi a fine concerto, di solito i musicisti escono ma poi tutti sanno che rientrano e fanno il bis: non facciamo la solita pantomima, facciamo finta che siamo già usciti. Questo è il nostro finale». E via con «7000 caffè» e «Solo una volta».