La caccia all'amore è una matrioska
TORNANO quelli dell'«Appartamento spagnolo». Gli stessi interpreti (con cinque anni in più come i loro personaggi) e lo stesso regista, Cédric Klapisch, che si era fatto apprezzare, dieci anni fa, anche con «Ognuno cerca il suo gatto». Nell'«Appartamento spagnolo», si ricorderà, una mezza dozzina di giovani, di nazionalità diverse, avevano scelto Barcellona per una vacanza, tutti insieme in un appartamento in cui si erano intrecciati amori e amicizie. In mezzo a loro c'era un parigino, Xavier, piuttosto instabile nei suoi sentimento. Adesso, cresciuto, tornato a Parigi e desideroso di far carriera come scrittore, sembra, ed è, persino più instabile di prima. Amori ne ha tanti, ma nessuno veramente si conclude, così lo vediamo passare da una ragazza all'altra, spesso piantate in asso, qualche volta essendo lui a tirarsi indietro, mentre le sue velleità di scrittore finiscono per relegarlo in incarichi lontanissimi dalle sue ambizioni, a cominciare dalla redazione di romanzetti rosa per la Tv. Grazie a questi però viaggia (lo mandano a Londra per una co-produzione) e a un certo punto finisce addirittura a San Pietroburgo, questa volta, però, per assistere al matrimonio di un suo amico inglese con una ragazza russa. Durante questi viaggi, ma anche a Parigi, continua a cercare un po' dovunque l'amore, comportandosi più o meno come quelli che, nelle bambole russe - la famosa matrioska - cercano via via in una bambola dopo l'altra, dalla più grande alla più piccola, la risposta per sapere quale sarà la migliore. Alla fine - forse - Xavier la sua bambolina la troverà, ma Klapisch non è tanto su questo che ha inteso richiamare l'attenzione quanto piuttosto, e ancora una volta, su quel gruppo di adolescenti ormai cresciuti sempre alle prese con l'amore ma, in definitiva, con la vita. Il personaggio di Xavier fa un po' da filo conduttore assumendosi spesso il ruolo, anche buffo di voce narrante, mentre attorno gli si avvicendano gli altri personaggi non più nel chiuso di un appartamento di vacanze ma, addirittura, su e giù per l'Europa, fino, appunto, a San Pietroburgo e, dato che ci sono, anche a Mosca. Con una indubbia vitalità di situazioni e di caratteri, in cifre che tendono spesso a sfiorare l'umorismo anche quando, ora sospiroso ora invece aggressivo, si fa avanti l'amore come tema da non dimenticare. Tra gli interpreti si impone di nuovo Romain Duris come Xavier, ora comico ora triste; con misura. Lo affiancano, ancora una volta, quelli dell'«Appartamento spagnolo». Le più carine, Audrey Tautou, kelly Reilly, Cécile de France; quest'ultima sempre umiliata nei panni di una lesbica.